Eine kleine Festspiel a Lucerna
Il festival si farà, in versione ridotta ma comunque non mancano i grandi musicisti
A fine aprile era stata annunciata la cancellazione totale del festival di Lucerna, ma ora è stato presentato un festival ridotto, dal 14 al 23 agosto, sotto il titolo “Life is live”. Sono nove concerti in dieci giorni, più alcuni eventi di contorno: è poco rispetto a quel che si può ascoltare a Lucerna negli anni normali, ma è comunque un cartellone che farebbe invidia a molti festival. E sarà anche un festival ecologico, a chilometri zero, perché la maggior parte degli artisti sono residenti in Svizzera.
I primi due concerti sono affidati all’Orchestra del Festival, che fu fondata da Toscanini, rifondata da Abbado ed ora ha come direttore musicale Chailly, ma sul podio questa volta non ci sarà lui bensì Herbert Blomstedt, che con i suoi novantatré anni è il decano dei direttori in attività, almeno tra i grandi. Programma beethoveniano: in entrambe le serate il Concerto n. 1 con Martha Argerich, seguito da una Sinfonia, che sarà la Seconda la prima sera e l’Eroica la sera successiva. Il 16 i protagonisti saranno i solisti dell’orchestra, ancora con Beethoven – il Settimino – e Mozart.
Il 17 (con repliche nei due giorni successivi) un’installazione sonora di Peter Conradin Zumthor intitolata Luzerner Glocken – con sordino coinvolgerà le campane di diciassette chiese della città. Il 18 si torna a una serata musicale più tradizionale, con Lieder di Schumann interpretati dal giovane e già affermato tenore di Lucerna Mauro Peter e dal pianista Helmut Deutsch. Il 19 è un giorno di pausa, in cui però si potranno ascoltare dei gruppi di musica popolare in vari luoghi della città. La classica ritorna il 20 con la sassofonista Valentine Michaud. Il 21 arrivano Les Musiciens du Prince diretti da Gianluca Capuano, con lei! Cioè con Cecilia Bartoli, ovviamente. Cecilia, diplomata in canto al Conservatorio di Santa Cecilia, metterà al centro del concerto santa Cecilia, la protettrice della musica, cantando brani della Cäcilien-Ode di Haendel e altro.
Gli ultimi due giorni, come i primi due, sono consacrati a Beethoven – vediamo con gioia che nemmeno il covid-19 è riuscito a rovinargli del tutto la festa per il duecentocinquantesimo compleanno – con due recital in cui Igor Levit eseguirà nove delle sue Sonate per pianoforte. Il trentatreenne pianista russo-tedesco ha recentemente effettuato un’apprezzatissima incisione integrale delle trentadue Sonate. E nel periodo della pandemia, dal 14 marzo al 3 maggio, ha postato ogni giorno su twitter un concerto da casa sua, cinquantadue in tutto, dimostrando tra l’altro di avere nelle dita un repertorio d’ampiezza impressionante. In Italia finora ha suonato poche volte – tra l’altro a Firenze, Milano, Reggo Emilia - è non è ancora molto noto. Lo scorso aprile avrebbe dovuto debuttare a Roma con il Concerto di Busoni per pianoforte, coro e orchestra, e poi portarlo a Berlino il 10 settembre, sempre con Pappano e i complessi di Santa Cecilia: ma tutto è stato annullato. Speriamo che possa essere recuperato.
Qui il programma completo del festival https://www.lucernefestival.ch/en/program/life-is-live-2020
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