Classica al tramonto, la musica da camera nel verde
Nell’Orto Botanico di Roma un piccolo festival con giovani interpreti organizzato dalla IUC
La IUC è stata la prima a Roma a ripartire con i concerti aperti al pubblico, dando il via a metà giugno ad una breve rassegna di concerti d’organo, che si concluderà il 7 luglio nella chiesa evangelica luterana con Daniel Matrone, organista titolare di San Luigi dei Francesi. La fine di questa rassegna s’intreccia con l’inizio, il 5 luglio, di Classica al tramonto, un festival di musica da camera affidato ad interpreti giovani ma già con una brillante attività concertistica. Si svolgerà all’Orto Botanico dell’Università “Sapienza”, appartato e poco noto ai romani stessi, un luogo veramente magico. Ad inaugurarlo sarà la pianista Gloria Campaner, che suonerà sia da sola che in duo e in trio con il violinista Michele Redaelli e il violoncellista Enrico Saverio Pagano: accanto ai tre grandi della Scuola di Vienna sarà in programma un raro Notturnodi Respighi, particolarmente in tono con l’ambiente e l’ora.
I concerti successivi hanno la particolarità di essere doppi, in quanto sono divisi in due parti, ciascuna con interpreti diversi. Così il 10 alla pianista Beatrice Cori seguirà il Caravaggio Piano Quartet, che l’anno scorso nell’àmbito del Premio Abbiati ha vinto il Premio Farulli come miglior gruppo giovanile da camera. Senza dilungarci troppo nell’elenco, va citatoil pianista Alessandro Simoni, che si annuncia come un interessantissimo nuovo talento e si presenta con un programma da far tremare i polsi anche ai più esperti: inizia con Chopin e, con un tasso crescente di difficoltà tecnica, prosegue con Liszt e i diabolicamete difficili Tre movimenti da Petrouchka di Stravinskij.
Merita una segnalazione particolare anche il giovanissimo Trio Enea - età media vent’anni - nato in seno all’Avos Chamber Music Project, che permette agli iscritti di frequentare un corso biennale di perfezionamento in musica da camera con i migliori docenti del panorama italiano e internazionale (Enrico Dindo, Alessandro Carbonare, Andrea Oliva, Carlo Maria Parazzoli, …) ed un master di primo livello in collaborazione con l’Università di Roma 3, primo esempio di musica “pratica” in un’università pubblica.
Con il concerto conclusivo del 23 luglio si cambia registro, passando al jazz e ad interpreti già ben affermati, comeè Ada Montellanico, cantante tra le più originali e raffinate della scena jazz italiana, che ha collaborato con artisti come Jimmy Cobb, Lee Konitz, Paul McCandless, Enrico Pieranunzi ed Enrico Rava. Con lei lo Ialsax Quartet di Gianni Oddi.
Qui il programma completo https://www.concertiiuc.it/classica-al-tramonto-2020/
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