Chi era Zieleński?

Convegno internazionale di studi a Varsavia dal 12 ottobre

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Non vi è nessun dubbio che lo stile concertato e la tecnica policorale di Mikołaj Zieleński, il maggior esponente del Barocco musicale polacco, abbiano come fonte d'ispirazione le composizioni di Giovanni Gabrieli, uno dei discepoli del padre fondatore della scuola veneziana Adrian Villaert. Zieleński lavorava come "magister capellae" al servizio dell'arcivescovo di Gniezno (Polonia) Wojciech Baranowski e grazie a lui nel 1611 poté pubblicare a Venezia i due volumi della raccolta "Offertoria et communiones totius anni". I documenti dell'epoca confermano che egli si recò di persona presso l'editore veneziano Giacomo Vincenti per firmare la dedica di elogio al suo benefattore. "Offertoria et communiones" si riferiscono all'intero anno liturgico e sono scritti per organici da 1 a 8 voci. Sul tutto culmina il "Magnificat a 12", nel quale Zieleński gioca con l'effetto eco e con la contrapposizione dei frammenti omofonici e polifonici.
Nel quattrocentesimo anniversario della pubblicazione la Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia e l'Istituto di Musicologia dell'Università di Varsavia propongono il convegno internazionale "L'Europa centro-orientale e la musica moderna italiana. Ricezione, adattamento, integrazione", che avrà luogo dal 12 al 15 ottobre 2011 presso il Tyszkiewicz-Potocki Palace di Varsavia. Le giornate di studio saranno articolate in diversi blocchi tematici e arricchite da concerti serali durante i quali si esibiranno la Musikalische Compagney diretta da Holger Eichorn e l'ensemble di musica barocca Il Tempo, sotto la direzione di Agata Sapiecha. Interverranno esponenti delle università polacche di Varsavia, Cracovia, Opole e Poznań ed europee di Roma (La Sapienza), Padova, Pavia, Vienna, Friburgo, Lubiana, Bratislava, Praga, Brno e Zagabria. Tra i temi del convegno: Relazioni culturali tra Polonia e Italia all'inizio del XVII secolo, Contesti culturali della pubblicazione di Zieleński, Ricezione e adattamento dello stile italiano nell'Europa dell'est e La musicologia storica tra Polonia e Italia - tradizione e prospettive. Verrà, inoltre, presentato un gruppo internazionale di lavoro (progetto TRA.D.I.MUS - Tracking the Dissemination of Italian Music in Europe, 16th-17th Century), in collaborazione con l'Università di Varsavia, l'Istituto Italiano di Cultura di Varsavia e la Regione Veneto, che effettuerà la ricognizione, l'inventario, la catalogazione e lo studio della diffusione della musica policorale italiana dei secoli XVI-XVII nell'Europa dell'Est. L'ultimo giorno del convegno, dedicato interamente al nuovo progetto, sarà presieduto da Antonio Lovato, del Dipartimento di Storia delle Arti Visive e della Musica dell'Università degli Studi di Padova.
Monika Prusak

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