Cambio della guardia al teatro di Wiesbaden
Dorothea Hartmann e Beate Heine sostituiranno l‘attuale sovrintendente Eric Uwe Laufenberg dalla stagione 2024/25
Cambio della guardia all’Hessisches Staatsheater di Wiesbaden. Dopo dieci stagioni alla guida del teatro, Eric Uwe Laufenberg cede il posto a una coppia tutta al femminile: Dorothea Hartmann e Beate Heine. Il nuovo team direttivo, che assumerà anche la direzione artistica del teatro, si insedierà alla guida del teatro del capoluogo dello stato federale dell’Assia a partire dalla stagione 2024/25 per cinque stagioni. “Con Dorothea Hartmann e Beate Heine, siamo riusciti ad aggiudicarci due forti donne di teatro per il nostro teatro”, ha dichiarato Angela Dorn, la responsabile delle attività culturali e artistiche del governo dell’Assia. “A convincere il comitato incaricato della selezione non è stato solo il loro progetto artistico innovativo con un distintivo segno contemporaneo, l'impegno per il teatro d'insieme e le idee fresche per un forte impatto sulla città.” Le due neo-sovrintendenti si sono imposte su circa 40 candidature, di cui 15 di team direttivi.
Dorothea Hartmann è direttore artistico della Deutsche Oper e responsabile della programmazione della scena minore "Tischlerei" del teatro lirico berlinese, che ha trasformato in una delle piattaforme più importanti per le nuove forme e la ricerca del teatro musicale. Come consulente alla drammaturgia, ha lavorato accanto a direttori d’orchestra come Donald Runnicles, Marc Albrecht, Alessandro de Marchi e registi come Christof Loy, Claus Guth e Benedikt von Peter. Hartmann ha anche firmato numerosi libretti per opere teatrali per bambini e ragazzi. Beate Heine è vicedirettore artistico del del Deutsches Schauspielhaus di Amburgo, dopo esperienze direttive in prestigiosi teatri come il Thalia Theater di Amburgo, lo Staatstheater di Dresda e lo Schauspiel di Colonia. Di recente è stata nominata nel consiglio di amministrazione del network teatrale internazionale Union des Théâtres de L’Europe.
Dopo la Komische Oper che ha scelto il tandem Susanne Moser e Philip Bröking alla sovrintendenza, sembra prendere piede il modello direttivo “bicefalo” nei teatri tedeschi.
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