Barenboim sotto attacco 

Alcuni orchestrali della Staatskapelle accusano il direttore di bullismo, mentre si discute dell’estensione del suo contratto alla Staatsoper di Berlino oltre il 2022

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Daniel Barenboim
Daniel Barenboim

Sta facendo molto scalpore l’attacco a Barenboim, direttore musicale della Staatsoper di Berlino da parte di alcuni orchestrali della Staatskapelle, orchestra in forze nel massimo teatro lirico della capitale tedesca. Il caso è scoppiato quando alcuni orchestrali, inizialmente coperti dall’anonimato, hanno rivolto pesanti accuse al direttore, che sarebbe accusato di tenere un comportamento aggressivo ai limiti del bullismo e di usare un linguaggio poco consono alla sua funzione. Uscito successivamente allo scoperto, il timpanista Willis Hilgers, alla Staatskapelle per 16 anni prima di trasferirsi all’Orchestra di Stato Bavarese, ha puntato il dito contro il regime di terrore imposto dal direttore che gli avrebbe prodotto seri danni alla salute come alta pressione sanguigna e depressione, pur rendendo onore a Barenboim da lui definito come “uno dei più grandi musicisti del pianeta”. Anche un altro orchestrale, Martin Reinhardt, ha raccontato di un profondo stato di ansia recandosi quotidianamente al lavoro a causa degli improvvisi sbalzi di umore di Barenboim e dei suoi eccessi caratteriali che lo portavano ad apostrofare pesantemente alcuni orchestrali senza gravi motivi. 

Dopo l’iniziale rifiuto di rispondere a accuse anonime, Barenboim ha rivendicato la legittimità di muovere critiche agli orchestrali come parte del suo ruolo, come nel caso di Hilgers (“Se l’ho trattato davvero in maniera così ingiusta, perché allora è rimasto nell’orchestra per 12 o 13 anni? Dubito che sia in buona fede in questa faccenda” ha detto Barenboim, “Era capace di un suono molto bello di colori meravigliosi, ma aveva anche delle debolezze ritmiche. Gliene parlai e ovviamente lo criticai, come il mio lavoro mi obbliga.”). Dal canto suo, Barenboim contrattacca e punta il dito contro una presunta macchina del fango per impedirgli di restare a Berlino: “Perché queste accuse non sono state fatte prima, ma solo ora? Perché dal mio punto di vista sono legati ad una campagna che cerca di impedirmi di rimanere a Berlino”. Alla guida della Staatskapelle dal 1992, benché formalmente l’orchestra lo abbia nominato direttore a vita nel 2000, Barenboim sta attualmente trattando con il Senato della Città di Berlino per estendere il suo contratto oltre l’attuale scadenza prevista nel 2022, ossia quando celebrerà il suo ottantesimo compleanno. 

A gettare acqua sul fuoco, è intervenuto il giovane sovraintendente della Staatsoper di Berlino, Matthias Schulz, che ha promesso di aprire una discussione con gli orchestrali e lo staff del teatro per far emergere il disagio e le preoccupazioni. “Ho già avuto modo di sottolineare che se ci sono problemi seri”, ha detto Schulz, “questi possono e devono essere discussi e risolti.” In attesa di trovare una soluzione, in Germania la polemica divampa e in molti cominciano a chiedersi se l’eccellenza musicale possa giustificare comportamenti socialmente inaccettabili. 

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