«Nella nostra terza stagione portiamo avanti la nostra linea estetica, interroghiamo lavori importanti della letteratura operistica e creiamo nuovo teatro musicale, come ad esempio “Benjamin di Peter Ruzicka. A questo proposito reincontriamo registi che hanno avuto successo ad Amburgo come Achim Freyer (nella foto) e Willy Decker, continuiamo il nostro lavoro con Calixto Bieito e presentiamo nuove creazioni di Philipp Stölzl und Jan Dvorak. Rivolgiamo un’attenzione particolare alle Settimane dell’opera italiana: un nuovo format al quale intendiamo dare grande importanza nelle nostre programmazioni future». Riassume così Georges Delnon le linee programmatiche della sua terza stagione alla guida dell’Opera di Stato di Amburgo, che si aprirà il prossimo 16 settembre con un nuovo allestimento del “Parsifal” firmato da Achim Freyer che avrà la direzione musicale di Kent Nagano e verrà proiettato su grande schermo nello Jungfernstieg nel quadro del Binnenalster Filmfest. Omaggio a Monteverdi per la seconda nuova produzione della stagione: “Il ritorno di Ulisse in patria” affidato alla direzione dello specialista Václav Luks e con la regia di Willy Decker (dal 29 ottobre). Il 28 gennaio Kent Nagano sul podio per il “Fidelio” in un allestimento di Delnon, mentre l’11 marzo Calixto Bieito curerà la versione scenica della “Messa di Requiem” di Verdi con la direzione musicale di Kevin John Edusei. Questo spettacolo verrà allestito nel quadro della rassegna “Settimane dell’opera italiana”, che fra l’11 marzo e il 17 aprile riproporrà alcuni spettacoli di repertorio con interpreti di rilievo. Fra i titoli in programma, “La traviata” con Ailyn Pérez e Markus Brück, “Madama Butterfly” con Kristine Opolais e Massimo Giordano e “Tosca” con Anja Harteros e Jonas Kaufmann. Per il Musikfest di Amburgo in arrivo una novità: “Frankenstein” di Jan Dvorak allestito da Philipp Stölzl nello spazio industriale del Kampnagel e diretto da Johannes Harneit (dal 20 maggio). Seconda novità in cartellone dal 3 giugno: si tratta di “Benjamin” di Peter Ruzicka, anche sul podio per la sua nuova composizione che andrà in scena in una produzione firmata da Yona Kim.
Nel tradizionalmente ricco repertorio del teatro tornano il “Wozzeck” nell’allestimento firmato da Peter Konwitschny (dal 19 novembre), il “Faust” di Gounod nell’allestimento di Andreas Homoki (dal 15 aprile) e il fortunato spettacolo “Isoldes Abendbrot” firmato da Christoph Marthaler con Ann Sofie von Otter (dal 18 novembre).
Numerose novità in programma anche nella scena minore di “opera piccola”: “Die arabische Prinzessin” di Juan Crisóstomo de Arriaga con la direzione di Anthony Kent e la regia di Anja Krietsch (dal 10 febbraio); “I.th.Ak.A”, novità del giovane compositore Samuel Penderbayne con la regia di Paul-Georg Dittrich nell’ambito del programma “Dissertation Plus” (dal 6 aprile); “Das Floß” (La zattera) di Anastasija Kadiša, Alexander Chernyshkov e Andreas Eduardo Frank nel programma “Akademie Theater Heute” della Fondazione Deutsche Bank (dal 4 maggio); “Miriways” di Georg Philipp Telemann con la regia di Holger Liebig, la direzione di Volker Krafft e i giovani cantanti dell’Internationale Opernstudio dell’Opera di Stato (dal 29 giugno).
Nella ricca programmazione sinfonica anche una curiosità: una rassegna dedicata a “Musica e economia” costruita attorno al tema “Acqua” con interventi musicali alternati a incursioni nella ricerca in campi come meteorologia, microbiologia marina e etnologia.
S.N.