Alagna abbandona Bayreuth 

Il tenore francese non ha imparato il ruolo e rinuncia al debutto nel Lohengrin che inaugurerà il festival il prossimo 25 luglio 

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Roberto Alagna
Roberto Alagna

Con uno scarno comunicato, la direzione del Festival wagneriano di Bayreuth annuncia che Roberto Alagna non canterà il ruolo di Lohengrin nel nuovo allestimento dell’opera, che inaugurerà l’annuale edizione del festival il prossimo 25 luglio. Il comunicato informa che la comunicazione dell’abbandono del tenore francese è arrivata tramite l’agente lo scorso 29 giugno. 

In una intervista concessa all’emittente francese France Musique, il tenore spiega con chiarezza le ragioni della sua decisione, dichiarandosi triste e sollevato allo stesso tempo: «Ho lavorato come un pazzo, e non è un modo di dire: non credo di aver mai consumato una partitura come quella di Lohengrin! Ma è vero: non c’è abbastanza tempo e sono riuscito a memorizzare solo la metà dell’opera. È inconcepibile per me arrivare a Bayreuth lunedì [oggi per chi legge, N.d.R.] per le prime prove senza conoscere perfettamente il ruolo nella sua interezza». 

E aggiunge: «Ma se oggi dico di essere sollevato, è perché il conto alla rovescia era cominciato: ed era assolutamente inconcepibile arrivare nel tempio wagneriano conoscendo solo la metà dell’opera e mettere in una situazione di disagio i miei colleghi – il direttore evidentemente, ma anche Anja Harteros, che ha spesso sostenuto il ruolo di Elsa, e tutti gli altri. Il lavoro che restava da fare è oggi al di sopra delle mie forze». 

Insomma, Alagna, non nuovo a gesti impulsivi, non se la sente di rischiare la brutta figura internazionale, come quella al Teatro alla Scala nel 2006 quando abbandonò la scena dell’Aida sonoramente contestato dai loggionisti, e per di più in un evento dalla forte esposizione mediatica come il Festival di Bayreuth.

Nonostante l’annuncio del debutto del tenore francese al Festival di Bayreuth risalga a diversi anni fa, la stagione che si chiude è stata per Alagna carica di impegni e debutti importanti, dal quello nel Samson et Dalila a Vienna e Parigi (ruolo con cui debutta alla Metropolitan Opera ad apertura della prossima stagione) e le riprese di Otello, Calaf in Turandot e Maurizio nell’Adriana Lecouvreur. «Nell’annullare questo Lohengrin, ammetto che ho sovraccaricato oltre la misura del ragionevole la mia agenda. E ritenevo anche che avrei memorizzato il ruolo con più facilità», riconosce a giochi ormai fatti.

Al momento non è stato comunicato il nome del sostituto, ma la direzione artistica del Festival di Bayreuth informa che sono in corso intensi contatti per trovare un sostituto all’altezza. Quanto a Alagna, dopo l’inatteso e tardivo forfait, rassicura che, dopo aver declinato l’invito di Katharina Wagner in tre occasioni, «avevo accettato di debuttare quest’anno ed ero estremamente onorato della fiducia accordatami dal festival». 

Quanto all’abbandono, non è detto si tratti di una pietra tombale: «Ne ho parlato lungamente con la Wagner, che si è dimostrata molto comprensiva con me, così come Christian Thielemann, che dirigerà le rappresentazioni. La porta comunque non è chiusa con Bayreuth: non è impossibile che possa cantarlo l’anno prossimo. Ho firmato un contratto triennale con il festival. Se sento davvero che il ruolo è nelle mie corde – come credo – e se riesco a padroneggiarlo completamente, allora sì, lo farò a Bayreuth». O magari meglio un debutto su un palcoscenico meno rischioso e magari in concerto, come sembra ventilare lo stesso Alagna nella sua pagina Facebook.

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