Addio ad Antonio Magnocavallo
La scomparsa del presidente della Società del Quartetto di Milano
Dopo una lunga malattia, il 26 gennaio si è spento l'avvocato Antonio Magnocavallo, presidente della Società del Quartetto di Milano, alla quale ha dedicato anni di appassionato lavoro, a partire dagli anni Ottanta quando era entrato a far parte del Consiglio direttivo. Per merito suo dal 1990 l'accesso ai concerti nella sala Verdi del Conservatorio non è stato più riservato solamente ai soci, ma al pubblico e soprattutto ai giovani. Una battaglia che Magnocavallo era riuscito a vincere cominciando ad affiancare alla normale stagione cameristica l'esecuzione della Passione secondo Matteo di Bach, eseguita dal Concertgebouw di Amsterdam e diretta da Harnoncourt, e concerti sinfonici dei Berliner diretti da Abbado e di altre orchestre europee con prestigiosi nomi del podio, Boulez, Gergiev, Maazel, Sinopoli, Solti, Chailly. Attività confluite nella storica associazione che ne hanno così aperto le porte alla città, perché come era solito dire Magnocavallo "Il Quartetto è un privilegio per tutti". Merito suo anche l'esecuzione delle Cantate di Bach nelle chiese milanesi, avvenuta regolarmente dal 1994 al 2004, l'integrale dei quartetti di Beethoven affidati al Quartetto di Tokio, i cicli pianistici di Brendel, Pollini, Perahia, Richter, Zimerman, Lupu. Magnocavallo è stato anche presidente della Casa di riposo per Musicisti Giuseppe Verdi e della Fondazione Dragoni, nata nel 1982 per promuovere l'educazione musicale con borse di studio e premi.
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