Abbado contro l'anoressia culturale

Presentata la stagione dell'Orchestra Mozart

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Si inaugura sotto una doppia ala abbadiana il 2011 dell'Orchestra Mozart, che si andrà a fondere per un breve tour con la Mahler Chamber Orchestra (realizzato in coproduzione con Ferrara Musica) che toccherà Bologna il 16 aprile, unendo quindi le due Orchestre, l'Estonian Philharmonic Chamber Choir, il pianoforte di Marta Argherich e la bacchetta di Claudio Abbado per un programma che raccoglie musiche di Ravel e Debussy. Un esordio imponente per un 2011 che è ovviamente l'anno dei tagli, l'anno che si prospetta funesto, al quale tuttavia l'Orchestra reagisce attraverso le parole dello stesso Abbado: «Ho molto apprezzato la recente lettera aperta di Umberto Eco indirizzata dalle colonne della rivista "Alfabeta2" al Ministro dell'Economia, dal titolo "Non si mangia con l'anoressia culturale". Eco si chiede come mai il nostro Paese, che racchiude più del 50% delle bellezze artistiche e naturalistiche del mondo, abbia una economia del turismo più arretrata rispetto, ad esempio, alla Francia o la Spagna. "C'è qualcosa che non funziona, qualcuno che non sa come far soldi (e mangiare) con la cultura nazionale. Basterebbe cercare, e ferocemente, di non buttare via il poco che abbiamo", scrive Eco. Noi, all'Orchestra Mozart, lo sottoscriviamo appieno. E aggiungiamo che anche l'educazione e la formazione dei giovani sono valori da salvaguardare strenuamente. Con i concerti dell'Orchestra Mozart in Italia e all'estero e con la volontà di portare ancora la musica là dove si rivela quale fondamentale supporto umano e sociale (nelle carceri, negli ospedali), stiamo cercando nel nostro piccolo di contrastare quella desolante mentalità che riduce la cultura del nostro paese alla stregua di una spesa superflua per la collettività e che, al grido di "con la cultura non si mangia", intende assimilare Teatri, Musei, Biblioteche ai cosiddetti "enti inutili"». Quasi venti concerti per la nuova stagione dell'Orchestra Mozart, quattro dei quali a Bologna (tre diretti da Abbado, uno da Matheuz), mentre gli altri - in tour tra l'Italia e l'estero - confermano la vocazione cosmopolita della compagine bolognese. (a.r.)

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