Dark Tree delle meraviglie

Riscoprire John Carter & Bobby Bradford in un inedito da non perdere pubblicato dalla label francese

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Prende il nome da uno dei temi più intensi composti dal pianista Horace Tapscott, l'etichetta The Dark Tree ideata dal francese Bertrand Gastaut. Grande appassionato di musica afro-americana e improvvisazione, Gastaut è stato dapprima attivo come organizzatori di concerti "casalinghi" (formula che incontra sempre più successo, sia per motivi di tipo economico che per la insostituibile intimità dell'esperienza, ideale per vivere al meglio questi linguaggi) e ha poi dato vita all'etichetta, che ora pubblica una chicca che gli appassionati certamente non si lasceranno sfuggire.

Si tratta di No U-Turn - Live At Pasadena 1975 del quintetto di John Carter & Bobby Bradford, uno dei sodalizi più intensi della stagione d'avanguardia West-Coast.
Un disco importante per diversi motivi, che vanno dalla circostanza che si tratta di una testimonianza di un periodo assai poco documentato della carriera dei due musicisti assieme, di un periodo in cui Carter alternava il sax soprano al clarinetto (gli ultimi, stellari, anni lo vedranno invece solo clarinettista) ed è anche una delle prime registrazioni dal vivo della collaborazione tra i due musicisti.



Soprattutto, si tratta di un disco bellissimo, vibrante, in cui la musica del quintetto (oltre a Carter a soprano e clarinetto e a Bradford alla cornetta, ci sono due contrabbassisti, Roberto Miranda e Stanley Carter e la batteria di William Jeffrey) è una continua avventura che profuma di obliquità alla Ornette Coleman, di radici pronte a essere reinventate (Carter "formalizzerà" questo nel suo meraviglioso polittico Roots and Folklore), di urgenze che colpiscono ancora oggi a quarant'anni di distanza.
Bello anche il libretto che accompagna il disco, impreziosito da diverse fotografie. Da avere!





A chi volesse poi conoscere meglio l'etichetta, consigliamo anche The Bill Has Been Paid, intenso duetto tra il poeta Steve Dalachinsky e il contrabbasso di Joelle Léandre e Sens Radiants, lungo flusso improvvisativo - registrato dal vivo al festival Écouter pour l'Instant - del trio composto dal baritonista Daunik Lazro con il contrabbasso di Benjamin Duboc e la batteria di Didier Lasserre, un lavoro di intimità timbrica che premia appieno lo sforzo necessario al'ascolto.
Un assaggio delle meraviglie dell'etichetta si trova su Bandcamp.

(Foto di Mark Weber)

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