Woody Guthrie jazz e free
Il nuovo progetto del Tinissima Quartet di Francesco Bearzatti per Crossroads
Recensione
jazz
Nove anni assieme, circa cinquecento concerti; eppure sembra non cedere alla routine il Tinissima Quartet di Francesco Bearzatti. Soprattutto se si ha la fortuna di ascoltarlo, come in questo caso, in uno spazio raccolto che permette un rapporto particolarmente caldo fra pubblico e musicisti. Dopo i progetti dedicati a Tina Modotti, Malcolm X e Thelonious Monk, l’ultimo lavoro del quartetto – [i]This Machine Kills Fascists[/i]– s’ispira al mondo e al messaggio di Woody Guthrie. Come nel cd edito dalla Cam Jazz nel 2015, anche in concerto tutti i brani in repertorio erano a firma del leader, con esclusione del conclusivo “This Land Is Your Land”, scritto da Guthrie. Ma la prova dal vivo è risultata come spesso accade più policroma e convincente.
Si è infatti dipanata una variata sequenza, in cui i ben caratterizzati temi melodico-ritmici si sono intercalati a brevi momenti di passaggio più aleatori. La matrice folk americana talora ha preso i colori sfumati e nostalgici di Frisell, ma più spesso ha preferito i toni affermativi del sermone o della denuncia. L’accelerazione di un treno in corsa ha lasciato il posto a una danza festosa; la frenesia di un veloce tema bop si è alternata a spunti ironici o clauneschi; saltellanti cadenze retrò desunti dalla tradizione di Raymond Scott si sono accostate a uno spiritato e spigoloso fraseggio del clarinetto sostenuto dal solo battito delle mani, richiamando alla memoria una prassi tipica di Mingus.
Se la stentorea potenza e l’efficace sintesi di Falzone ha sembrato rifarsi alla classicità di Armstrong, la forza declamatoria del tenore di Bearzatti ha richiamato le urla degli honkers, per poi sfrangiarsi in un pigro rimuginare o in esasperazioni free. Il sostegno fornito dalla risonante chitarra basso di Gallo e dall’asciutto drumming di De Rossi è stato onnipresente e complice, sornione e infallibile al tempo stesso.
Interpreti: Francesco Bearzatti: sax tenore, clarinetto; Giovanni Falzone: tromba; Danilo Gallo: chit. basso el.; Zeno De Rossi: batteria.
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