Tiersen in rock
Il musicista francese live nel cuore del Parco Archeologico Industriale di Sesto S. Giovanni
Recensione
pop
La versione rock di Yann Tiersen è la meno popolare fuori dalla Francia. Il pubblico che lo ha apprezzato soprattutto per le sue colonne sonore cinematografiche (su tutte"Il favoloso mondo di Amélie" nel 2001 e "Good Bye Lenin!" nel 2003) non lo identifica col rock. Ma a Sesto San Giovanni (Milano) il compositore bretone si presenta in scena con quattro musicisti proprio per proporre al pubblico un suo itinerario all’interno del rock: psichedelia, pop, leggeri interludi noise e una rilevante impronta onirica e suggestiva che catapulta gli ascoltatori nel suo universo post-rock. Insomma, un impasto rock contemporaneo capace comunque di coinvolgere il folto pubblico milanese (assalito dalle zanzare) che probabilmente riconosce nei brani la struttura e il tono drammatico delle musiche da film più note composte da Tiersen. Solo di violino a parte, il gruppo non lascia molto spazio al musicista di Brest confermando l'impressione di assistere né più né meno a un classico concerto di una rock band, giusto con un frontman carismatico, niente di insolito. Il tour anticipa l'uscita di "Dust Lane (Ici d'ailleurs)", album a sua volta anticipato dalla pubblicazione del singolo "Palestine", edito ad aprile in sei versioni differenti, di cui cinque remix, e lanciato come “un invito al viaggio in un periodo teso”. Già, il viaggio: il fatto che il pubblico si scaldi particolarmente durante una versione più che mai animata de "Le Train" ribadisce quanto questo concetto sia centrale nella musica di Tiersen; o, più semplicemente, nella musica capace di scrutare e al passo coi tempi.
Interpreti: Yann Tiersen
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