Nuova linfa per Giammarco
Intriso di modernità il nuovo progetto dell'ex leader dei Lingomania
Recensione
jazz
Il sassofonista Maurizio Giammarco è stato ospite insieme al chitarrista Vic Juris, al contrabbassista Jay Anderson e al batterista Adam Nussbaum della rassegna jazz organizzata dalla Fondazione Teatro Garibaldi di Modica. Una delle tappe di una tournée in cui il quartetto propone un jazz variegato, impreziosito dai suoni elettrici della chitarra di Juris e dal fantasmagorico drumming di Nussbaum. Quest’ultimo ha impressionato per la sensibilità ritmica, per come ha elevato ogni passaggio con appropriata attinenza, esibendo le sue esclusive doti stilistiche; Juris, alla chitarra, si è dimostrato raffinato cesellatore di preziosi fraseggi e appassionato ricercatore di sonorità nuove. Il chitarrista ha incuriosito anche per le sue doti compositive: molti dei brani eseguiti portano la sua firma. Al suo fianco il contrabbassista Anderson ha lavorato con generosità e in assoluta discrezione contrappuntando ogni interazione con rara eleganza esecutiva. In questo contesto Giammarco ha messo in campo la sua espressività matura e stilisticamente pregevole, un valore prezioso per il linguaggio del quartetto che si è sviluppato attraverso ampi spazi improvvisativi. Il sassofonista si è riservato, e non è poco, il ruolo di punto di riferimento, di cardine portante per il resto del gruppo. Brevi episodi in ossequio alla tradizione e qualche spruzzata di blues hanno intervallato un intenso dialogo tra i quattro protagonisti, plasmato secondo gli stilemi di un jazz intriso di modernità e originalità. Almeno due i momenti esclusivi che hanno innalzato il livello dell’intera esibizione: “Elvin Adam”, dedicata al grande Elvin Jones, firmata dallo stesso sassofonista e una disarmante versione della “Lonely Woman” di Ornette Coleman.
Interpreti: Maurizio Giammarco: sax; Vic Juris: chitarra; Jay Anderson: contrabbasso; Adam Nussbaum: batteria.
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