Muti in concerto a Jesi per Spontini

Il 16 marzo il maestro napoletano ha diretto l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” al teatro “G.B. Pergolesi“ di Jesi

Concerto Muti
Concerto Muti
Recensione
classica
Teatro “G.B. Pergolesi“ di Jesi
Concerto Muti
16 Marzo 2024

La Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi  ha reso  omaggio ai 250 anni dalla nascita di Gaspare Spontini affidando il concerto inaugurale delle celebrazioni alla bacchetta di Riccardo Muti e alla sua Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”. Il concerto,  sabato 16 marzo  al Teatro Pergolesi di Jesi, è stato replicato il giorno successivo ad Ascoli Piceno, Teatro Ventidio Basso.

La scelta di Muti per questa inaugurazione non è stata dovuta soltanto alla celebrità del nome, ma anche al suo particolare legame con Spontini: protagonista della  Renaissance del  musicista marchigiano con il celebre allestimento scaligero della Vestale del 1993, Muti conosce profondamente l’opera di Spontini e ne condivide il lascito sociale, tanto da essere tra i benefattori delle Opere Pie Spontini e Cittadino Onorario di Maiolati, sua cittadina natale.

Il concerto, incentrato sui due compositori cui è intitolata la Fondazione jesina, si è aperto con Stabat Mater di Pergolesi, suprema rappresentazione del dolore della madre di fronte alla morte del figlio, che il contralto Margherita Maria Sala e il soprano Damiana Mizzi (in sostituzione di Caterina Sala, indisposta) hanno eseguito con profonda intensità, cogliendo quella drammaticità e quella intrinseca teatralità del capolavoro pergolesiano, composto al termine della brevissima vita del compositore. Muti ha diretto gli archi dell’Orchestra Cherubini creando un’atmosfera di raccoglimento quasi immobile, che ha avuto il suo acme in una sorta di trascendenza sonora nei pianissimi di “dum emisit spiritum”, ultimo verso  della prima parte, e nel “Quando corpus morietur” finale.

L’orchestra al completo è stata poi la protagonista della seconda parte, con il soprano Lidia Fridman che ha interpretato due impegnative pagine spontiniane da La Vestale e da Agnes von Hohenstaufen. Il soprano russo, reduce da una recente produzione di Un ballo in maschera al Regio di Torino, sempre diretta da Muti, ha voce molto particolare, timbro scuro e cupo, particolarmente adatto a ruoli come quelli delle Agnes e Julia spontiniane. Dote non comune è la sua notevole potenza vocale, capace di sovrastare il pieno volume dell’orchestra, come pure le sue capacità drammatiche, che si sono ben espresse nel recitativo “Toi que j’implore avec effroi” e nella successiva aria “Impitoyables dieux”, da La Vestale, dove Julia affronta una terribile lotta interiore tra il suo destino di sacerdotessa e l’amore per Licinio. Analoga la tensione drammatica in “No, re del cielo” da Agnes, ben sostenuta  grazie alle doti di attrice drammatica e ad una voce capace di lunghi e poderosi affondi.

Il concerto si è concluso con L’Ouverture da La Vestale, nella cui complessa partitura i giovani dell’Orchestra Cherubini hanno evidenziato tutta la loro bravura.

Ci si aspettava poi che Muti, appoggiata la bacchetta, prendesse la parola in questa commemorazione di Spontini. E infatti così è stato: il maestro ha affrontato le problematiche della scarsa sensibilità verso la cultura e la musica in particolare della nostra classe politica e dell’ignoranza musicale così diffusa nel nostro paese, temi che spesso affronta in questi ultimi anni, infiorando il discorso di umorismo e battute molto apprezzati dal pubblico. Muti ha poi sottolineato il suo legame con i luoghi spontiniani, che ha visitato la mattina successiva portando un omaggio floreale alla tomba del compositore situata all’interno della chiesetta della locale Casa di Riposo di Maiolati, tra gli ospiti della struttura che tuttora è gestita dalle Opere Pie cui il compositore donò tutte le sue ricchezze; ha poi assistito ad un concerto delle bande e delle orchestre e cori scolastici della zona.

Il concerto al Teatro Pergolesi e la visita a Maiolati erano molto attesi ed hanno coinvolto rappresentanti delle istituzioni e della politica locale e regionale; al sindaco di Maiolati Muti ha espresso il rammarico per non vedere riunite le spoglie di Gaspare e della moglie Céleste Erard, che dopo la morte del marito fece ritorno a Parigi, aggiungendo che intende perseverare nei suoi appelli a vari Presidenti della Repubblica per raggiungere questo obiettivo.

Le celebrazioni spontiniane continueranno per tutto il 2024 con concerti, convegni musicologici e la rappresentazione de La Vestale e della prima esecuzione moderna de  I quadri parlanti.

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche