Metafora novecentesca

Al Teatro Real di Madrid l'opera di Pilar Jurado

Pilar Jurado (foto Javier del Real)
Pilar Jurado (foto Javier del Real)
Recensione
classica
Teatro Real Madrid
11 Febbraio 2011
Un compositore di fronte ad un computer, un replicante cibernetico, e poi l’amore che smuove emozioni e creatività, una sorta di Spectre che trama per utilizzare, con futuristiche risorse di nuova generazione, gli impulsi nervosi dello stesso compositore, anche quando ormai sarà in coma irreversibile, per arrivare a scrivere un’”opera nuova”, per passare alla storia… nella trama di un thriller sentimental-fantascientifico di Pilar Jurado (autrice anche del libretto), presentata come assoluta novità, sembrano prender forma e delinearsi i contenuti di un’opera contemporanea, che guarda al futuro. Opera nell’opera in cui di volta in volta si innestano tratti del lavoro del compositore/personaggio, Ricardo, ispirato all’Apocalisse, con corposi episodi sinfonico-corali: l’opera della Jurado, nella sostanza, stilisticamente guarda al Novecento, a Messiaen, a Ligeti, anche con costruzioni corali arcaicizzanti, che si snodano con forza e incisività. Un linguaggio, pur efficace per soluzioni drammaturgiche e liriche, ma che nonostante il soggetto pare rinunciare a qualsivoglia sperimentazione, anche timbrica o elettronica. Se i contenuti della trama sono suggestivi, non altrettanto lo è una drammaturgia, un po’ scarna e non sempre provvista di una coerente tensione. Notevole la scenografia, con una sorta di grande armadio, sulle cui ante si proiettano animazioni di alcune figure del “Giardino delle delizie” di Bosch, che si apre su un interno bianchissimo, popolato di sculture di volatili e poi su un polveroso scantinato, in cui si consumano trame e terrificanti sperimentazioni. Equilibrata ed efficace la compagnia di canto (con la stessa Jurado interprete principale), così come la conduzione musicale di Titus Engel. Buon successo e consensi di pubblico.

Interpreti: Otto Katzameier, Nikolai Schukoff, Pilar Jurado, Natasca Petrinsky, Hernan Iturralde, Andrew Watts, José Luis Sola

Regia: David Hermann

Scene: Alexander Polzin

Costumi: Annabelle Witt

Orchestra: Teatro Real di Madrid

Direttore: Titus Engel

Coro: Teatro Real di Madrid

Maestro Coro: Andrés Maspero

Luci: Urs Schonebaumm - Claudia Rohrmoser (direttrice del video)

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