I ritmi del tango ad Ancona

Richard Galliano ha suonato al Teatro delle Muse di Ancona con la FORM- Orchestra Filarmonica Marchigiana

Richard Galliano ( Foto Luigi Angelucci)
Richard Galliano ( Foto Luigi Angelucci)
Recensione
classica
Teatro delle Muse di Ancona
Galliano: da Buenos Aires a Parigi
06 Maggio 2024

“Galliano: da Buenos Aires a Parigi” è il titolo del concerto di chiusura del cartellone di Ancona Classica, in collaborazione con Comune di Ancona, Società Amici della Musica “Guido Michelli”, Università Politecnica delle Marche.

Il concerto è anche parte della lunga stagione sinfonica della FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana, che in un immaginario viaggio musicale ha toccato varie parti del globo presentando autori, stili e repertori di diverse aree geografiche e che per questo evento si è avvalsa della collaborazione  con Associazione SpazioMusica - Ancona Jazz Festival.

Il viaggio approda dunque a due grandi capitali, la prima patria del tango e del suo più famoso interprete, Astor Piazzolla, e la seconda  di Richard Galliano, il grande bandoneonista e fisarmonicista che con il suo talento ha dato una svolta alla storia di questi strumenti dando loro una dignità ed un’apertura prima sconosciute.

Musicista eclettico e versatilissimo, che nella sua estesa discografia annovera anche incisioni di Bach, Vivaldi, Mozart e Rota per la Deutsche Grammophon, Galliano è stato il protagonista di un  concerto al Teatro delle Muse di Ancona che ha attirato un pubblico numeroso, caloroso ed eterogeneo, formato non solo da appassionati di classica ma anche e soprattutto da cultori del tango argentino.

In programma musiche dello stesso Galliano e di Piazzolla, con cui il musicista francese ebbe un sodalizio umano e professionale agli inizi degli anni 80. Apertura del concerto con il bellissimo Tangazo di Piazzolla; a seguire  la prima esecuzione assoluta de Il Passaggio, concerto in tre tempi per violino, arpa e orchestra commissionato a Galliano dalla FORM. Solisti Alessandro Cervo, primo violino dell’orchestra e l’arpista Maria Chiara Fiorucci. Nella seconda parte ancora due composizioni di Piazzolla (Otoño Porteño da Las Quatro Estaciones Porteñas e Oblivion) e due di Galliano (Tango pour Claude e due brani da Madreperla, il suo ultimo disco).

La FORM è stata diretta da Aram Khacheh, classe 1997, che ha ben guidato l’orchestra tra i non facili ritmi delle partiture; il trascinante ritmo del tango 3+3+2 ha pervaso l’intera serata,  in cui i valori musicali più alti sono stati quelli espressi da Galliano, nell’ intenso fraseggio, nelle melodie suadenti e languide del suo strumento aleggianti con grande libertà sugli incessanti ostinati ritmici dell’orchestra.  Una esecuzione di un’ora e mezzo tutta in piedi, abbracciando il pesante  “Steinway con le cinghie”, come è solito chiamare la fisarmonica, e facendola diventare tutt’uno con il corpo.

Entusiasta, come si diceva , il pubblico, che ha tenuto in alcuni casi comportamenti poco ortodossi facendo proibitissime riprese audio-video con i telefonini. Ma tant’è. La conclusione della stagione  è sembrata una festa.

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