Gli appetiti erotici della Duchessa

A Lugo di Romagna, l'opera da camera di Philip Hensher e Thomas Adès "Powder her face"

Foto © Diego Bracci
Foto © Diego Bracci
Recensione
classica
Teatro Rossini
Thomas Adès
08 Aprile 2010
"Incìpriale la faccia": quando l'opera venne rappresentata nel 1995, la duchessa di Argyll era morta da meno di due anni (e il compositore Adès nato da appena 24). S'impose all'attenzione per la scandalosità della protagonista, l'eco delle cui feste milionarie risuona ancora fra l'alta società inglese, mentre i racconti sui suoi sfrenati comportamenti sessuali continuano a suscitare biografie scandalistiche: un mito del gossip per lo spettatore inglese, ma praticamente dimenticato in Italia. Cosicché la rappresentazione dell'opera perde da noi ogni carattere di cronaca pruriginosa, assumendo quello emblematico di un Don Giovanni in gonnella: anzi, in diamanti e chiffon. La lettura di Pier Luigi Pizzi n'è il felice motore: elegante, misurata, sa risolvere con garbo fin la famigerata scena di sesso orale descritto dall'orchestra e dal canto in tutta la sua evoluzione: una volta di più, il suggerimento velato vince sull'ostentazione visiva. Alle prese con una drammaturgia "scombinata" (otto scene isolate che si rincorrono nell'arco di 56 anni in ordine sparso), Pizzi impone continuità narrativa. Lo aiuta la particolare struttura dell'opera: attorno alla protagonista, ruotano un soprano leggero, un tenore e un basso che indossano gli abiti di tutti i personaggi di contorno, in un carosello di travestimenti. L'attenzione dello spettatore è concentrata sul libretto, verbosissimo nei suoi dialoghi serrati, mentre la musica scivola ora discreta, ora chiassosa. I quattro interpreti sono bravissimi come attori, e potrebbero verosimilmente emergere anche come cantanti se il compositore gliene desse la possibilità: forse, chiuso il secolo XX, è giunta l'ora di recuperare all'opera, oltre che la dimensione narrativa, anche quella vocale, disperatamente pretesa dal genere operistico.

Note: Foto © Diego Bracci --- Nuovo allestimento in coproduzione fra Teatro Comunale di Bologna e Teatro Rossini di Lugo

Interpreti: Olga Zhuravel (Duchess), Nicholas Isherwood (Hotel Manager, Duke, Laundryman, other Guest), Mark T. Panuccio (Electrician, Lounge Lizard, Waiter, Priest, Rubbernecker, Delivery Boy), Zuzana Marková (Maid, Confidante, Waitress, Mistress, Rubbernecker, Society Journalist)

Regia: Pier Luigi Pizzi (assistente Valentina Brunetti)

Scene: Pier Luigi Pizzi (assistente Serena Rocco)

Costumi: Pier Luigi Pizzi (assistente Lorena Marin)

Orchestra: Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

Direttore: Philip Walsh

Luci: Vincenzo Raponi

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Ad Amsterdam Romeo Castellucci mette in scena “Le lacrime di Eros” su un’antologia di musiche del tardo rinascimento scelte da Raphaël Pichon per l’ensemble Pygmalion 

classica

Madrid: Haendel al Teatro Real

classica

A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln