Canzoni in cortile
Patrick Watson presenta nella sua Montréal il nuovo disco
Recensione
pop
La scena buia. Una voce sottile taglia l’oscurità adagiata su un tappeto di semplici arpeggi. Come lucciole nella notte poche lucine discrete descrivono i gesti sugli strumenti. L’atmosfera è immaginifica, intima, intrigante. Patrick Watson è così: ama stupire con poco e si presenta al Corona di Montréal con delle lampadine sulla punta delle dita per accogliere il pubblico locale, accorso numeroso per il lancio del suo nuovo attesissimo album. Lui lo tiene da subito senza fiato sulle note di "Lighthouse" sino a farlo esplodere sul suono di una tromba che omaggia Morricone. È l’éclat, la notte si infiamma.
Per la presentazione di [i]Adventures In Your Own Backyard[/i] di Patrick Watson era stato immediatamente sold out, difficilissimo recuperare un biglietto. Le date del 15 e del 16 aprile sono presto riempite, se ne aggiunge una terza il 17. D’altronde era prevedibile: circolavano da mesi voci più che lusinghiere sull’imminente uscita del quarto album del re montrealese dell’indie pop e della band "intestata" a suo nome, e l’attesa era tanta per questo strano esperimento musicale dal titolo programmatico. [i]Adventures In Your Own Backyard[/i] è - infatti - un disco sul vicino che abita il cortile affianco (per ogni vicino pare ci sia una storia da raccontare). È un disco ispirato al concetto di “casa” in senso lato. Ma è anche il disco che la band ha inciso in casa di Watson sul Plateau (celebre quartiere di Montreal), in un ambiente rilassato e informale dove poter scavare con cura nella scrittura e negli arrangiamenti, senza i limiti imposti dagli studi professionali.
Il risultato è davvero di tutto rispetto, e sembra mettere d’accordo la maggior parte dei suoi ascoltatori, critici e fan. Lo spettacolo è un vero e proprio viaggio sensoriale: musicalmente più diretto e meno sperimentale di [i]Wooden Arms[/i], conserva la raffinatezza e il gusto per la ricerca di sonorità insolite del precedente progetto.
[i]Adventures In Your Own Backyard[/i] è un invito diretto a lasciarsi trasportare da un lirismo melodioso che prende i sensi prima che la testa.
Interpreti: Simon Angell – chitarra, Robbie Kuster – batteria, Mishka Stein – basso, Patrick Watson – voce.
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