In una scena italiana sempre più compressa, ci pensa l'Europa – vicina e lontana – a tenere alta la programmazione della world music estiva. C'è da dirlo: molte delle cose più interessanti succedono a giugno, ma a luglio e agosto, in ogni caso, ci sono alcuni pezzi da novanta che meritano la vostra attenzione.
Ecco allora i nostri migliori 10 festival di world music per quel che resta dell'estate 2018, scelti dalla redazione del giornale della musica
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1. Ariano Folk Festival (15-19 agosto)
La world music più danzereccia e “nuova” passa ormai da 23 edizioni ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino, a cavallo tra Campania, Puglia e Basilicata: una line-up di livello internazionale non vincolata a esigenze di “grandi nomi” pubblicitari, ma che punta ad artisti di chiara fama con un solido seguito e show incendiari: è il caso dei balcani di Dubioza Kolectiv, del dub londinese dei Gentleman’s Dub Club e dei palestinesi-londinesi 47Soul, che fondono la debka con l’elettronica – ma da non perdere assolutamente gli show dei psichedelici Altin Gün dalla Turchia e del post-world di Ifriqyya Electrique. Per l’Italia, ci sono i Bandabardò.
Il nostro consiglio: Calypso Rose, settantottenne regina del calypso in uno dei rari show nel nostro paese.
2. Folkest (fino all’8 agosto)
È già entrata nel vivo la quarantesima edizione del decano dei festival folk italiani, Folkest, ma tra la metà di luglio (a Capodistria) e la prima settimana di agosto ha ancora delle carte da giocare: a partire da Joan Baez, che chiude l’8 agosto a Udine con una delle date del suo tour d’addio.
Il nostro consiglio: tutto su Mostar Sevdah Reunion (il 21 a Capodistria), band fondamentale nella rinascita della sevdah, il genere urbano di Sarajevo.
3. Premio Loano per la Musica Tradizionale Italiana (23-27 luglio)
Si intitola "riGenerazioni" l'edizione numero 14 del Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, ed è tutta dedicata ai passaggi generazionali nel folk.Il Premio per il miglior disco dell’anno passato, assegnato da una giuria di oltre sessanta di giornalisti specializzati, l’ha ottenuto Elena Ledda con Làntias; il Premio alla Carriera va Gastone Pietrucci e La Macina, nell’anno del cinquantesimo dalla nascita del gruppo, mentre il Premio alla carriera tocca ai Trouveur Valdotèn. Oltre a loro, sui palchi della cittadina ligure ci saranno Canzoniere Grecanico Salentino e il duo Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro.
Noi consigliamo la prima edizione del Premio Loano Giovani, con Lame da barba e gli occitani Saber Système.
4. Colours of Ostrava (18-21 luglio)
Ex città industriale in Repubblica Ceca, vicino al triplo confine con la Slovacchia e la Polonia, Ostrava è oggi sede di un festival tra i più vivaci dell’Est Europa, Colours of Ostrava. Si parte il 16 e il 17 con il Czech Music Crossroad, showcase-festival dedicato alla scena locale, mentre il festival vero e proprio comincia il 18: grandi nomi pop (N.E.R.D., Joss Stone, Calexico, Grace Jones, Beth Ditto, Cigarettes After Sex, Ziggy Marley) e soprattutto una fantastica selezione world, con – fra gli altri – Cheick Lô, Oumou Sangaré, Omar Sosa & Seckou Keità, Dobet Gnahoré, Acid Arab… Abbastanza per organizzare un weekend fuori!
La nostra scelta – difficile – va sui Trio Da Kali, autore di uno degli album migliori del passato anno solare.
5. Sziget Festival (8-15 agosto)
Che dire dello Sziget che non si sia già detto? È il festival per eccellenza dell’est Europa, nel cuore di Budapest, con i migliori nomi del pop internazionale: quest’anno, fra gli altri, Kendrick Lamar, Arctic Monkeys, Gorillaz, Lana Del Rey, Fever Ray… Da sempre però ha un’attenzione speciale per la world music, e certe cose si vedono solo qui: quest’anno sul World Music Stage Labrassbanda, Baba Zula, Transglobal Underground con Natacha Atlas, il tango di Plaza Francia, le Värttinä con il rapper Paleface, Warsaw Village Band, i nostri Canzoniere Grecanico Salentino e molto altro ancora.
Noi consigliamo, nostalgicamente, il ritorno sulle scene di Les Negresses Vertes.
6. Dromos Festival (30 luglio-15 agosto)
Tra Oristano e altri 11 paesi della provincia, il Dromos Festival festeggia i vent’anni dalla fondazione e i cinquant’anni dal Sessantotto sotto la bandiera di “Dromos Revolution”: in programma, fra gli altri, Bombino, Gonzalo Rubalcaba, il progetto Bokanté di Michael League degli Snarky Puppy, Vinicio Capossela, Marialy Pacheco, Fatoumata Diawara, Roland Tchakounté, Kristin Asbjørnsen e Seun Kuti.
Noi puntiamo sul sassofonista Gavino Murgia insieme al chitarrista Nguyên Lê e al percussionista Mino Cinelu (a nome Dream Weavers), e sul ghanese Guy One.
7. Été Trad (14-18 agosto)
Piatto ricco per l’istituzione dei festival folk del nord-ovest, fondato dalla famiglia Boniface (alias i Trouveur Valdotèn) e organizzato oggi dall'associazione culturale Été Trad a Charvensod (con apertura al Forte di Bard, sempre in Valle d’Aosta). Si spazia dal folk locale ai suoni del mondo: Bandalpina, i fantastici Blowzabella, Ginevra Di Marco, Rinaldo Doro, Gran Bal Dub, Stygiens, Le Tre Sorelle, L'Orage...
Il nostro consiglio? L'all-star di organetto Samurai Accordion.
8. Les Suds à Arles (9-15 luglio)
Superclassico nel sud della Francia (siamo ben oltre i vent’anni di vita), in location splendide e storiche: quest’anno il menu prevede da Angélique Kidjo a Gilberto Gil (con ospiti), da Roberto Fonseca al Trio Joubran, dalla fantastica Elina Duni agli Altin Gün.
Noi vi consigliamo il duo Xylouris-White, fra le cose migliori degli ultimi anni per chi ama i suoni del mondo in direzione post-rock-jazz.
9. Sponz Fest (21-26 agosto)
Lo strambo festival di Vinicio Capossela torna dal 21 al 26 agosto, con un’anteprima il 19, tra Calitri e altri cinque comuni dell'Alta Irpinia. Fra i protagonisti di questa edizione ci saranno gli indios Mapuche, presenti in delegazione con danze e riti collettivi – insieme a vari esponenti della cultura popolare italiana, come i Merdules, le maschere sarde di Ottana, e i diavoli dei Krampus di Canazei. Già questo suggerisce come, nel caso dello Sponz Fest, guardare i nomi in cartellone sia l’approccio sbagliato. Comunque, ci saranno – oltre allo stesso Capossela – A Hawk and A Hacksaw, Angelo Branduardi, i Tarantolati di Tricarico che omaggeranno Antonio Infantino (guidati dal suo “braccio destro” Ago Trans), Alfio Antico e moltissimi eventi collaterali.
Noi consigliamo fortemente il progetto di Teho Teardo con il fotografo francese francese Charles Fréger, Music for Wilder Mann, dedicato alle maschere “selvagge” dell’Europa.
10. Notte della Taranta (3-25 agosto)
Amatissima, odiatissima – con una polarizzazione dei (pre)giudizi che forse solo Umbria Jazz riesce a suscitare in Italia – la Notte della Taranta torna il 25 agosto per il Concertone di Melpignano. Maestro Concertatore del 2018 sarà Andrea Mirò, che prosegue nella linea femminile aperta nel 2016 da Carmen Consoli (mentre l’anno scorso è toccato a Raphael Gualazzi). Ospiti saranno Clementino (dunque lecito aspettarsi un incontro pizzica-rap), Enzo Gragnaniello, James Senese, Ylian Canizares, Dhoadh Gypsies, Après la Classe, Frank Nemola e altri ancora. Le coreografie saranno a cura di Massimiliano Volpini, collaboratore fisso di Roberto Bolle. Di solito, comunque, le cose più interessanti si ascoltano nel festival che precede la grande notte di Melpignano: quest’anno parte il 3 agosto da Otranto, il programma è in corso di definizione.