Banditaliana, 25 anni in 10 pezzi

Con Argento Riccardo Tesi & Banditaliana festeggiano il quarto di secolo di attività: abbiamo scelto 10 brani dal repertorio del gruppo

Riccardo Tesi e Banditaliana
Foto di Fabrizio Carollo
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Argento si intitola il nuovo disco di Banditaliana (Visage Music / Materiali Sonori), e d’argento sono le nozze del gruppo, nato nel 1992 e che in 25 anni di attività ha portato in giro per il mondo la musica folk toscana “trasfigurata” di Riccardo Tesi in innumerevoli progetti e concerti.

Per festeggiare il compleanno di Banditaliana abbiamo scelto 10 brani dalla storia del gruppo. I dischi usciti a nome Riccardo Tesi & Banditaliana sono in realtà solo sei, compreso l’ultimo, ma in 25 anni quegli stessi musicisti – oltre all’organettista, Claudio Carboni ai sax, Maurizio Geri alla chitarra e alla voce, Gigi Biolcati alle percussioni e alla voce (subentrato all’inizio di questo decennio a Ettore Bonafé) – hanno suonato insieme in molte altre occasioni…

Ecco allora 10 brani per (ri)scoprire Banditaliana e dintorni.

Argento, Riccardo Tesi e Banditaliana

1. “Tarantella Rouge & Noir”, Banditaliana, 1998

Il gruppo è insieme dal 1992, con Claudio Carboni ai sassofoni, Maurizio Geri alla chitarra e il vibrafono di Ettore Bonafé, ma il primo disco arriva solo nel 1998. Questa tarantella era già inclusa nel bellissimo Colline, del 1994, con Tesi insieme a Patrick Vaillant e Gianluigi Trovesi: diventerà un classico del repertorio del gruppo.

2. “Capelli neri”, Thapsos, 2000

Thapsos, che esce nel 2000 per i CD de il Manifesto, ha fra gli ospiti i Fratelli Mancuso, Gabriele Mirabassi, Nando Citarella e Claudio Fossati. Il bel tema di “Capelli neri” aveva già aperto il disco di Tesi in coppia con il mandolinista nizzardo Patrick Vaillant, Veranda, del 1991.

3. “Lune”, Lune, 2004

La title track di Lune è una canzone di Carlo Muratori con gli archi dell’Archea Strings che – per un attimo – sembrano spostare il tutto in un Egitto retrò.

4. “La leggera”, Crinali, 2006

Esce a nome Riccardo Tesi e Claudio Carboni questo disco dedicato ai repertori dell’appennino tosco-emiliano, tra il liscio e i balli saltati: fra gli ospiti, Ginevra Di Marco canta questa fantastica versione della “Leggera”, con un passo caraibico che sembra citare “Panama” di Ivano Fossati…

5. “Marock”, Presente remoto, 2007

In Presente remoto Riccardo Tesi mette insieme collaboratori vecchi e nuovi: in questo pezzo su ritmica rock (ma progressive, visti i cambi di atmosfera continui) ritorna Patrick Vaillant in versione mandolin hero.

6. “Maggio”, Sopra i tetti di Firenze, 2010

Nel 2010 Riccardo Tesi e Maurizio Geri omaggiano la loro “maestra” Caterina Buena con un doppio CD a loro nome, Sopra i tetti di Firenze. Il brano di apertura è un “Maggio” con la voce – nientemeno – che di Piero Pelù (ma nel disco ci sono anche  Gianna Nannini, Nada, Francesca Breschi, Carlo Monni, Davide Riondino, Daniele Sepe, Lucilla Galeazzi…).

7. “Madreperla”, Madreperla, 2011

Banditaliana è anche un gruppo da canzoni "d'autore", spesso cantate da Maurizio Geri in un stile demodé e affascinante: è il caso di “Madreperla”, title track dell’album omonimo, il quarto a nome del gruppo: in formazione, intanto, è entrato stabilmente il percussionista Gigi Biolcati.

8. “Taranta samurai”, Maggio, 2014

Il quinto disco di Banditaliana guarda alle radici più folk, e si intitola “Maggio”. “Taranta samurai” è una malinconica tarantella, qui con un fantastico duetto fra l’organetto e il violino di Mauro Durante, del Canzoniere Grecanico Salentino.

9. “O Gorizia”, Bella ciao, 2015

Per i cinquant’anni da Bella ciao, lo spettacolo che lanciò il folk revival in Italia, Tesi mette insieme una “all-star band” con le voci di Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Ginevra Di Marco, Luisa Cottifogli, Alessio Lega – e con Gigi Biolcati alle percussioni (e Maurizio Geri chitarrista aggiunto dal vivo). Lo spettacolo gira l’Europa registrando un sold out dopo l’altro, e arriva fino al Womex.

10. “Anar Passar”, Argento, 2018

E infine il nuovo disco, che si apre con quello che è fuor di dubbio il pezzo migliore del mazzo: l'incalzante “Anar passar”, canzone del poeta occitano Jean Marie Carlotti che era già stata inclusa in Anita Anita, album del 1988. La voce recitante è dello stesso Carlotti, mentre il bouzouki è di Mauro Pagani (e si sente!).

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