Zuguambé, l'Africa nella musica antica portoghese
Le musiche dell’archivio del Monastero della Santa Croce di Coimbra in un cd Harmonia Mundi
I numerosi manoscritti musicali appartenuti all’antico Mosteiro da Sancta Cruz di Coimbra, oggi conservati nella Biblioteca Universitaria della città portoghese, sono ancora poco conosciuti rispetto ad altri fondi conservati negli archivi europei, ma parte di questo eclettico tesoro musicale sta cominciando a riemergere dall’oblio grazie al giovane ensemble Capella Sanctæ Crucis diretto da Tiago Simas Freire.
Il gruppo, costituito da musicisti che provengono dai Conservatori di Lione, L’Aia e Amsterdam, e dalle Scuole superiori di Musica di Barcellona, Ginevra e Porto, in questo disco di esordio presenta una immaginaria ricostruzione di un ufficio religioso che ingloba musiche che esaltano le peculiarità del barocco iberico con una commistione di sacro e profano.
Se il “Deus in adjutorium” iniziale presenta delle reminiscenze monteverdiane, le restanti composizioni provenienti da un manoscritto dedicato a canti e musiche strumentali per le feste della Natività, del Corpus Christi e dell’Ascensione, includono diversi villancicos. Tra questi spicca “Zente pleto” che sia sul piano linguistico che musicale riassume in se il carattere sincretista del genere cosiddetto “de negro”, con i suoi dialoghi nei quali le lingue africane si mescolano con un portoghese storpiato che è una parodia del modo nel quale si esprimevano le numerose comunità di neri presenti in Portogallo provenienti da Angola, Mozambico e São Tomé.
Da questo villancico è tratta l’invocazione "zuguambé" di cui non si conosce il significato e che è stata scelta come titolo del disco. Di particolare bellezza anche i tonos a tre o più voci, come “De peña en peña las ondas” con le sue gioiose e delicate immagini che descrivono il librarsi e il volteggiare di uccelli di fiore in fiore e di ramo in ramo. Dalla alternanza tra Responsori, Salmi, Tonos e Villancicos emerge un vivace e originale panorama sonoro che testimonia l’importanza del Monastero conimbricense fondato nel Medioevo. Il disco, che fa parte della serie Harmonia#Nova dedicata ai talenti emergenti delle nuove generazioni, contiene musiche inedite in linea con la missione principale dell’ensemble che è quella di ricercare, studiare e interpretare nuovi repertori contribuendo alla scoperta e la valorizzazione della musica antica portoghese.