Bach su un pianoforte a tangenti

Alexei Lubimov esegue Sonate, Fantasie e altri brani di di Carl Philipp Emanuel Bach su un Tangentenflügel

Carl Philipp Emanuel Bach / Alexei Lubimov
Foto Peter Laenger / ECM
Disco
classica
Alexei Lubimov
Carl Philipp Emanuel Bach. Tangere
ECM
2017

Per gran parte della seconda metà del XVIII secolo, quando in Europa si menzionava il cognome Bach era verosimile che si facesse implicitamente riferimento non a Johann Sebastian – come avviene oggi – bensì a Carl Philipp Emanuel Bach, secondogenito (tra i figli maschi) del grande Kantor.

Per circa trent’anni al servizio di Federico il Grande di Prussia e successivamente successore di Telemann come Maestro di Cappella ad Amburgo, Philipp Emanuel rimane uno delle più interessanti figure del periodo di transizione che porterà allo stile classico e successivamente a quello romantico. L’ampia gamma di affetti, le sottili declinazioni della retorica, l’audace esplorazione delle possibilità armoniche e ritmiche – in altre parole quello che stato definito empfindsamer Stil – caratterizzano la sua consistente produzione, all’interno della quale le composizioni per strumento a tastiera  sembrano rappresentare una sorta di avvincente laboratorio sperimentale.

Che il XVIII sia un secolo di transizione è confermato anche dalla lunga compresenza che si trovarono ad avere l’antico clavicembalo (costruito fino ai primi anni dell’Ottocento) e il nuovo pianoforte (inventato da Bartolomeo Cristofori all’inizio del Settecento). L’interesse dei musicisti tuttavia non fu limitato a quei due soli strumenti, come testimoniato non solo dalla presenza del clavicordo – assai diffuso in terra tedesca e, di fatto, il prediletto dallo stesso Philipp Emanuel – ma anche da quella di altri strumenti nati, nel solco della trasformazione del gusto musicale, grazie all’attitudine creativa e sperimentale di diversi costruttori.

Alexei Lubimov, per proporre una interessante selezione di composizioni del musicista tedesco, ha scelto di utilizzare un pianoforte a tangenti (Tangentenflügel), strumento nel quale le corde vengono colpite da un sottile pezzetto di legno, simile al saltarello del clavicembalo, in grado di muoversi liberamente. Copiato da uno dei modelli costruiti da quello che fu probabilmente il costruttore di Tangentenflügel più importante nella seconda metà del Settecento – Franz Jacob Späth – è in grado di produrre un suono di grande fascino e eccellente modulabilità dinamica. Molto più simile a quello di un clavicordo dal suono potenziato che a quello di un pianoforte del tardo settecento, con i suoi minuti martelletti rivestiti di pellame.

Nelle più ampie Sonate (in re minore Wq. 57 e in sol maggior Wq. 55) ma soprattutto nei brani più brevi – Fantasie, Solfeggi e Rondò – Lubimov si concentra efficacemente sul gioco di sfumature espressive e di contrasti ritmici che la musica di Philipp Emanuel consegna all’ascoltatore per portarlo in una sorta di mondo sonoro ultraterreno. Come avviene nel brano che apre il cd, quella "Freye Fantasie" nella quale egli utilizza al meglio tutte le caratteristiche dello strumento per muoversi agevolmente attraverso la particolarissima scrittura di questo compositore. 

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