Lieder fino alla fine del mondo
L'ensemble Per-Sonat diretto da Sabine Lutzenberger in una raccolta di Lieder di Cinquecento e Seicento
Il titolo del cd dell'ensemble Per-Sonat non si riferisce al celebre film di Wim Wenders, ma alle parole di Gesù rivolte ai discepoli alla fine dell’ultimo capitolo del Vangelo di Matteo: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”, scelte per evocare sinteticamente la teologia di Martin Lutero.
Fra le numerose incisioni discografiche dedicate al suo mondo musicale realizzate in coincidenza con il quinto centenario della Riforma, quella dell’ensemble Per-Sonat diretto dal mezzosoprano Sabine Lutzenberger, che per l’occasione ha invitato ad unirsi al proprio gruppo il basso Joel Frederiksen e il liutista Mark Lewon, è un piccolo ma interessante contributo che si distingue sia per la qualità dei musicisti che per la scelta dei contenuti.
A parte l’onnipresente “Ein feste Burg”, emblema musicale del protestantesimo, si tratta di Lieder di compositori del Cinquecento e dell’inizio del Seicento, prevalentemente influenzati dalla cultura musicale italiana, in particolare Hans Leo Hassler (1564-1612) che soggiornò a Venezia dove studiò con Andrea Gabrieli, come è evidente nel Lied profano “Ach Schatz, ich sing und lache”, e forse ancor più nei canti di Leonhard Lechner (ca. 1553-1606), vicini alla tradizione orale per la loro melodiosa semplicità.
La maggior parte delle musiche dei compositori selezionati per rappresentare la canzone in lingua tedesca all’epoca della Riforma proviene da raccolte stampate a Norimberga, e molti di loro furono attivi a Monaco presso la corte bavarese, come Ludwig Senfl (ca. 1490-1534), nei cui due splendidi lieder “Was wird es doch des Wunders noch” e “Ich stuend an einem Morgen” di argomento rispettivamente morale e amoroso, si riflette attualizzata l’eredità poetico-musicale della tradizione dei Minnesänger. A Monaco fu a lungo attivo anche il fiammingo Orlando Di Lasso, uno dei principali artefici del Lied cinquecentesco, anche per quanto riguarda la parafrasi di inni e salmi che costituiscono un importante corpus musicale fortemente incoraggiato dal padre della Riforma.
Oltre alle musiche di Lasso, la dimensione propriamente religiosa è presente anche nelle composizioni di Johann Hermann Schein (1586-1630), attivo a Lipsia, che mostrano la nuova sensibilità musicale affidata alla monodia accompagnata dal basso continuo.