Un occhio alla Mitteleuropa

Helga Plankensteiner al Dolomiti Ski Jazz

Recensione
jazz
Dolomiti Ski Jazz
09 Marzo 2014
Ogni festival possiede una sua fisionomia. La peculiarità del Dolomiti Ski Jazz consiste nell’affiancare i concerti di mezzogiorno, rigorosamente sulla neve nei rifugi d’alta quota, a quelli serali in teatri o club disseminati nella Val di Fiemme. Gli appuntamenti, insistendo su un vasto territorio, costringono a spostamenti quotidiani in auto, a piedi, con impianti di risalita… Due le apparizioni riservate alla compositrice, sassofonista e cantante Helga Plankensteiner: se nel concerto diurno al Rifugio Fuciade, a capo del sestetto Revensch, è parsa un po’ troppo didascalica la riproposizione di brani dixieland o klezmer e di canzoni degli anni Venti, ben più convincente è stato il concerto serale del suo sestetto Plankton al Club La Grenz di Moena. La ben assortita formazione - comprendente due bolzanini (la leader e suo marito Michael Lösch), due bavaresi e due veronesi - era la medesima dell’omonimo cd edito nel 2013. Simile al disco era anche il repertorio proposto, ma diverso è risultato l’impatto di una performance animata da un mutevole interplay e una fresca comunicativa. L’original d’apertura, "The Never Ending Blues", in cui la circolare progressione in crescendo veniva arricchita da eccentriche anomalie di pronuncia, ha lasciato il posto a brani solidamente strutturati e venati d’ironia, che hanno evidenziato la coesione delle voci complementari della front line: il baritono dai toni bonari e grotteschi della Plankensteiner, la tromba tagliente, increspata e inventiva di Schriefl e il trombone umorale di Gschlössl. I rimanenti collaboratori hanno aggiunto un tessuto di sfumature, sottolineature e digressioni sempre opportune. A ben vedere l’organico del gruppo e l’impronta delle scelte estetiche hanno esaltato la dimensione mitteleuropea del progetto.

Interpreti: Helga Plankensteiner: sax baritono, voce; Michael Lösch: tastiere; Matthias Schriefl: tromba; Gerhard Gschlössl: trombone; Enrico Terragnoli: chitarra, banjo; Nelide Bandello: batteria.

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