Tutto Chopin per Maria Perrotta
A Lugo il nuovo programma dedicato al compositore
Recensione
classica
Maria Perrotta è salita agli onori della cronaca grazie a una serie di eventi eccezionali: le maratone pianistiche al Teatro Valle occupato, i concerti al nono mese di gravidanza... Poterla ascoltare finalmente "a riflettori spenti", in tutta tranquillità, consente di formulare giudizi più equilibrati. La nostra artista, ormai lo sappiamo, non ha paura delle sfide. Dopo essersi fatta conoscere con il tour de force delle “Variazioni Goldberg”, dopo aver rincarato la dose con le ultime sonate beethoveniane, eccola in tournée quest'anno con Chopin, in un programma che come i precedenti è destinato a confluire presto in una produzione discografica. Per registrarla è stato scelto il piccolo Teatro Rossini a Lugo di Romagna: praticamente un salotto con i palchi attorno! La dimensione intima, l'acustica miracolosa, sono quanto di meglio per apprezzare i suoni sussurrati dello Chopin più lunare. Dopo i tre primi Notturni inficiati forse da una ancor scarsa concentrazione, il concerto proseguiva nella contrapposizione fra i toni soffusi e il brillante virtuosismo, con la celeberrima “Berceuse” che si affiancava alla rarissima “Tarantella” e l’”Andante spianato” alla relativa “Polacca brillante”: ben convincenti i brani cullanti, resi attraverso un tocco e un timbro magici, mentre quelli vivaci (attaccati forse con una tacca di metronomo di troppo) sembravano quasi sfuggire da sotto le dita della pianista. La grande interprete è emersa piuttosto nella seconda parte del concerto, dedicata allo Chopin epico-narrativo: davvero bella l’esecuzione della quarta “Ballata”, seguita da una terza “Sonata” culminante in un quarto movimento emotivamente trascinante. Come bis, inattesa, l’Aria delle “Goldberg” chiudeva nostalgicamente il cerchio sulle passate esperienze artistiche.
Note: PROGRAMMA. Fryderyk Chopin: Tre Notturni op. 9, Berceuse op. 57, Tarantella op. 43, Andante spianato e Grande Polacca brillante op. 22, Ballata n. 4 op. 52, Sonata n. 3 op. 58.
Interpreti: Maria Perrotta, pianoforte
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