Nozze d'oro

Bologna: successo per il Mozart di Mariotti e Martone

Recensione
classica
Teatro Comunale di Bologna Bologna
Wolfgang Amadeus Mozart
17 Giugno 2012
Nell'intervallo qualcuno sosteneva essere questa la migliore produzione oggi possibile delle "Nozze di Figaro". In effetti si era appena concluso un secondo atto da brivido: in quasi quarant'anni di frequentazioni di quest'opera non avevo mai sentito e visto una realizzazione così emotivamente intensa, eppure tanto elegante ed equilibrata. Merito d'una concertazione perfetta, in cui l'orchestra, dopo un'Ouverture da protagonista assoluta in cui Mariotti sbizzarriva la sua fantasia nello sciorinare dinamiche inedite, si ritirava discreta a sonorizzare l'aria che i personaggi respirano: presenza vitale, ma di cui quasi non t'accorgi. Merito d'una regia (una vera regia, e non un arredamento di cose e persone) coinvolgente e avvolgente anche fisicamente, con i personaggi che vanno e vengono fra palchi e platea, una regia che non perde l'occasione d'una sola frase, d'un sol gesto, una regia tanto forte e autorevole da permettersi di cambiare le parole se non funzionali alla scena, o d'inventare nuove trame, come la fuga disperata di Cherubino al termine dell'opera, ma che si fa poi trasparente per lasciar emergere il dramma nella sua pienezza, come non sanno più fare i prevaricanti (e supponenti) registi d'oggi. Il tutto per accompagnare con mano sicura un manipolo di cantanti eccezionali, o che tali risultavano in un simile contesto, specie nelle prime parti (Remigio, Forte, Comparato, Ulivieri, Alberghini), i quali, sistemati una volta per tutte gli aspetti tecnico-vocali, diventavano personaggi a tutto tondo, voce e corpo insieme. Quale recitazione è riuscito a ottenere da loro Martone, curando sin i gesti minimi, offrendo al pubblico primi piani cinematografici! E l'italianità di scuola, lingua e stile in tutti gli interpreti giocava la definitiva carta vincente.

Note: Allestimento Fondazione Teatro di San Carlo di Napoli. Nella foto: Carmela Remigio, Cinzia Forte, Nicola Ulivieri (foto Rocco Casaluci).

Interpreti: Simone Alberghini (Il Conte), Carmela Remigio (La Contessa), Nicola Ulivieri (Figaro), Cinzia Forte (Susanna), Marina Comparato (Cherubino), Mert Süngü (Basilio), Bruno Praticò (Bartolo), Tiziana Tramonti (Marcellina), Cristina Arcari (Barbarina), Nicolò Ceriani (Antonio), Saverio Bambi (Don Curzio), Silvia Calzavara e Roberta Sassi (due Contadine), allievi della scuola di teatro "Alessandra Galante Garrone" (mimi).

Regia: Mario Martone (assistente Raffaele di Florio)

Scene: Sergio Tramonti

Costumi: Ursula Patzak

Coreografo: Anna Redi

Orchestra: Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

Direttore: Michele Mariotti

Coro: Coro del Teatro Comunale di Bologna

Maestro Coro: Lorenzo Fratini

Luci: Pasquale Mari

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