Ritorno in laguna
Il trio di Mary Halvorson a Venezia per Risonanze
Recensione
jazz
Mary Halvorson a Venezia è un cerchio che si chiude. Il 16 novembre del 2005, da perfetta signorina nessuno, l’occhialuta chitarrista si esibiva per la prima volta in Italia, ospite a Risonanze con il trio Convulsant di Trevor Dunn. Cinque anni e cinque mesi dopo rieccola sul palco del teatro Fondamenta Nuove; stavolta alla testa del suo trio, completato dal contrabbasso di John Hébert e dalla batteria di Ches Smith. Di acqua sotto i ponti e nei canali veneziani in cinque anni ne è passata parecchia. La Halvorson nel frattempo si è fatta un nome a suon di collaborazioni (da ultimo il quartetto Sun Ship con Marc Ribot), comparsate nei festival di mezzo mondo e dischi quasi sempre entusiasmanti. Soprattutto “Dragon’s Head” e “Saturn Signs”, i primi da leader che le sono valsi la definitiva consacrazione. Una consacrazione meritatissima, perché la ragazza ha talento e idee, una voce strumentale perfettamente riconoscibile e un approccio alle sei corde tra i più originali in circolazione. Notevoli anche le doti compositive. E il concerto veneziano in tal senso è stato illuminante: in laguna il trio ha presentato molte delle partiture che a breve saranno fissate su nastro (pare) da un quintetto. Tanti spigoli, scarti ritmici e armonici a tradimento, i classici sentori urbani, per uno sviluppo dei brani più articolato rispetto al recente passato. La band è cresciuta dal punto di vista dell’intesa e ha alzato l’asticella del possibile. Le schitarrate al vetriolo della Halvorson si sono fatte più ardite. Un Ches Smith in stato di grazia ha macinato e triturato ritmi e controritmi, regalando un paio di soli costruiti con gustosa musicalità. Hébert, al solito, ha sostenuto le architteture del trio con rotonda precisione. Cinque anni sono lunghi, ma valeva la pena di aspettare.
Interpreti: Mary Halvorson (chitarra elettrica); John Hébert (contrabbasso); Ches Smith (batteria).
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
jazz
A ParmaJazz Frontiere il rodato duo fra il sax Evan Parker e l'elettronica di Walter Prati
jazz
Il Bobo Stenson Trio ha inaugurato con successo la XXIX edizione del festival ParmaJazz Frontiere
jazz
Si chiude la stagione di Lupo 340 al Lido di Savio di Ravenna, in attesa di Area Sismica