I due cuori degli Ardecore
La band romana presenta "San Cadoco" allo Spazio211 di Torino
Recensione
pop
Dopo aver presentato in anteprima il loro nuovo "San Cadoco" in trasferta a Milano, i romanacci Ardecore proseguono il tour nella prima capitale italica, in attesa di ricongiungersi alla città eterna il 13 gennaio. Lo Spazio211 ospita il quintetto di Giampaolo Felici in una serata fredda e ventosa, in tema con le tesissime murder ballads che propone: se il nuovo disco accentua una virata verso un suono Calexico, dal vivo la band cerca l'affilata sguaiatezza teatrale di un Nick Cave, conservando l'anima espressiva della tradizione romanesca più noir. Gli Ardecore vivono di due differenti cuori: uno più brechtiano ed elegante di cui la bella Sarah Dietrich è l'incarnazione; l'altro feroce e impulsivo, in balìa dello sporco vigore di Felici e Marco Di Gasbarro alla batteria - che riesce a non far rimpiangere il drumming muscolare ed inafferrabile di Jacopo Battaglia degli Zu. Rispetto a “San Cadoco”, che ha la mole di un concept album d’altri tempi, il concerto degli Ardecore procede variopinto e sentito, con la fluidità delle emozioni che fa passare in secondo piano l’accordatura. Tra i pezzi, tutti del nuovo album, spicca una travolgente versione della “Povera Cecilia”, che sposta oltreoceano le proprie tradizioni, e anche “I biondi capelli” gode di un’interpretazione da lucciconi; ma anche sulle proprie composizioni la band dimostra di non aver vinto una Targa Tenco per caso: manca forse il pezzo da stampare nelle orecchie, ma “Meravigliosamente”, “Nessuno sa più bene”, la prepotente “Per quella lei ci muore” danno soddisfazioni a chi le ascolta e a loro che le suonano.
Prossime tappe del tour tutte in Emilia Romagna, tra Forlì (26/11), Reggio (27/11) e Faenza al Mei (28/11). Dopodiché si va al 2011, all’Auditorium capitolino.
Interpreti: Giampaolo Felici | Voce, chitarra elettrica, chitarra acustica, mandolino, charango, pianoforte, sinth, percussioni, loops Sarah Dietrich | Voce Ludovica Valori | Pianoforte, fisarmonica, trombone Fabiano Marcucci | Contrabbasso Marco Di Gasbarro | Batteria, percussioni
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