Le voci di Rossini

Scala: il Barbiere di Siviglia nello storico allestimento di Ponnelle

Recensione
classica
Teatro alla Scala Milano
Gioachino Rossini
12 Luglio 2010
Avrebbe proprio dovuto esserci Bondi, ieri sera. Serate così sono il simbolo della storia recente della più importante istituzione lirica italiana: difficile, infatti, pensare ad allestimento più divertente e ancor fresco del Barbiere di Rossini con la regia (ormai quarantennale) di Jean-Pierre Ponnelle, mix inarrivabile di gag puntuali e surrealismo cosmico, come il geniale utilizzo di una semplice lanterna fra le mani di Basilio e Bartolo. Se poi ci si aggiunge un cast che funziona, che dimostra di aver capito lo spirito ultimo di questo spettacolo, far teatro cantando e divertendosi, la riuscita è garantita: difficile pensare a due voci più adatte ai ruoli principali come Juan Diego Flórez e Joyce Di Donato, veri funamboli della coloratura rossiniana e credibili attori tali da far resuscitare i celebri gridolini delle/dei fans vociomani. Bartolo, poi, è un Alessandro Corbelli che della parola cantata fa veicolo per recitare fino in fondo la parte del tutore schizzato e bonariamente paranoico. Più urlacchiato, ma nondimeno credibile, il Figaro di Franco Vassallo (che sol acuti, però!). Certo, l’affaire legato alla scelta del direttore di questa produzione è di quelli da dimenticare: il titolare Spinosi, ‘barocker’ di prim’ordine oltralpe, avrebbe dovuto dare un senso alla presentazione della nuova edizione critica; peccato che orchestrali, e soprattutto cantanti, di forcelle fra parentesi quadre non se ne curino granché, così è stato protestato e sostituito da Michele Mariotti (con scarsa mediazione della sovrintendenza), giovanissimo e lanciatissimo artista che ha regalato una più rassicurante direzione, con momenti davvero interessanti ma di cui sembra ancora mancare una reale visione d’insieme. Applausi scroscianti per tutti: del resto, non era la prima.

Interpreti: Il Conte di Almaviva: Juan Diego Flórez; Bartolo: Alessandro Corbelli; Rosina: Joyce DiDonato; Figaro: Franco Vassallo; Basilio: Alexander Tsymbalyuk; Fiorello: Davide Pelissero; Ambrogio: Gilberto Fusi; Berta: Giovanna Donadini; Ufficiale: Ernesto Panariello.

Regia: Jean-Pierre Ponnelle

Scene: Jean-Pierre Ponnelle

Costumi: Jean-Pierre Ponnelle

Orchestra: Orchestra del Teatro alla Scala

Direttore: Michele Mariotti

Coro: Coro del Teatro alla Scala

Maestro Coro: Bruno Casoni

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.

classica

A Colonia l’Orlando di Händel tratta dall’Ariosto e l’Orlando di Virginia Woolf si fondono nel singolare allestimento firmato da Rafael Villalobos con Xavier Sabata protagonista