Sinfonia epilettica
Jeff Mills mixa la fantascienza a Torino
Recensione
pop
Diciamocelo francamente: quindici anni fa su questa musica, e con questi video psichedelici proiettati sulle pareti dei primi club colti, ci ballavamo con un mojito in mano… Ora quei deejay intelligenti si sono fatti sempre più sofisticati, raffinati, competenti, hanno più mezzi, sono anche un po’ stufi di veder ballare la gente davanti al loro genio, si sentono anche un po’ trascurati, in fondo, e chiedono ascolto. Chiedono di essere ascoltati seduti, e fermi. Chiedono di esser guardati, muti e fermi. Così, “The Trip”, l’ultimo progetto di Jeff Mills, sofisticato dj techno di Detroit, taglia e cuce più di sessanta pellicole sci-fi anni Venti/Settanta, “in una pulsante atmosfera di caos e paura”, e le fa barbagliare epiletticamente per un’ora e tenta minuti nella grande aula del Tempio della Mole: l’aura da mancata sinagoga ebraica dà sempre a questi “eventi” nella Mole il giusto ampio misterioso respiro, e l’allestimento del Museo del Cinema intorno (anche coproduttore di questa seconda seratona sofisticata del festival Club to Club a Torino) aiuta a non stancarsi troppo. Il dj che a un certo punto vai a guardare in una pausa delle danze, qui è sul suo piccolo palco di alchimista di suoni e visioni. Occhi, spazi profondi, volti spaventati da mostri alieni, razzi che si staccano dalla terra, lampi, dissolvenze, trasparenze, scomposizioni… tutto funziona in giro per il mondo, visto che a Londra, Parigi, Barcellona “The Trip” lo hanno già visto.
Alla fine, però, esausti, i pochi eletti che sono stati filtrati spietatamente dai P.R. e dai buttafuori applaudono, fiaccamente. A ballare si va dalle 23, nella grande notte dei dj all’Hiroshima, al Beach, al Supermarket e all’Espace. Chi ha la stoffa per vivere di notte lavorando di giorno comincia a muovere il corpo.
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