Due volte Survivor con Mehta, Greenaway e Charlotte Rampling
"Mai più – Il Maggio contro tutte le guerre": al Comunale di Firenze l'inaugurazione del 71.mo Maggio Musicale, con Zubin Mehta sul podio, si accende dell'emozionante veejaying di Peter Greenaway per A Survivor from Warsaw con Charlotte Rampling voce recitante
Recensione
classica
Questo Settantunesimo Maggio dedicato alle "Donne contro" avrebbe dovuto aprirsi con la Giovanna d'Arco al rogo di Honegger con la videoregia di Peter Greenaway, progetto poi rivelatosi troppo oneroso per un evento a data unica. E così, per l'inaugurazione del Maggio Musicale Fiorentino, il progetto sostitutivo "Mai più – Il Maggio contro tutte le guerre" ha finito inevitabilmente per gravitare sulla sua conclusione, i men che dieci minuti di A Survivor from Warsaw di Arnold Schoenberg per cui l'autore del Ventre dell'Architetto e il suo team hanno predisposto, sui tre grandi schermi alle spalle del coro, un lancinante veejaying di immagini a testimonianza della Shoa e dell'indifesa e struggente nobiltà delle vittime, che poi, dal bianco e nero, si accendeva di colori nelle immagini del passato prossimo e del presente, in Asia, in Africa, mentre il coro maschile si alzava a cantare lo Shema Ysroel con cui si chiude il pezzo. Il saldo comando musicale di Zubin Mehta e il fascino aristocratico di Charlotte Rampling, voce recitante più attrice che Sprechstimme in senso stretto, hanno fatto il resto. A inizio di serata, era forse un legame nominale quello con la Missa in Tempore Belli ("in tempo di guerra") di Haydn, che a dispetto delle allusioni militaresche del timpano è una pagina luminosa, tanto più nell'interpretazione animata e robusta di Mehta. C'era poi, ed era una scelta appropriata, una pagina splendida come la Sinfonia da Requiem op. 20 di Benjamin Britten, di cui Mehta ha proposto una lettura lucida e corrusca, intonata al tema della serata e al Sopravvissuto di Varsavia che sarebbe seguito. Teatro pieno e successo ottimo, tanto che Mehta e C. hanno ripetuto l'esecuzione del Sopravvissuto di Varsavia.
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