Avrebbe dovuto essere la festa per il quarantesimo anniversario del debutto di Ruggero Raimondi, organizzata nel teatro della sua città natale. L'influenza ha purtroppo colpito il celebre cantante, costringendolo a cedere il ruolo di Don Pasquale a Bruno Praticò. Senza nulla togliere al valore del collega, la cosa dispiace ancor più ricordando quanto era riuscito a fare Raimondi in quella parte alcuni anni or sono nello stesso teatro, proprio con Praticò nei panni di Malatesta: una della migliori interpretazioni possibili, e per entrambi.
Ricondotto nei panni del protagonista, Praticò ne offre un'interpretazione senza eccessi macchiettistici, che s'inserisce perfettamente nell'ironica, a tratti sin irriverente lettura registica di Gianni Marras, per le scene e i costumi di Davide Amadei che ambientano la vicenda nei primissimi anni '60 (con tanto di ammiccamento a "Vacanze romane"): un allestimento molto semplice ma assai divertente, annunciato come "nuovo", che riprende però uno spettacolo già visto a Spoleto, alleggerendolo di qualche gag. Il ritmo inventivo rimane comunque serratissimo, procurando all'esecuzione quel brio che non sempre giunge dall'orchestra.
Completano il cast giovani ma valorosi interpreti: il tenore Bruce Sledge, il baritono Gabriele Viviani e su tutti il soprano Elena De La Merced, capace di tener banco sia vocalmente sia scenicamente.
Protagonista della serata s'impone comunque il mimo Graziano Petrini, vero trasformista nel passare rapidamente dal ruolo di maggiordomo a quello di sarto, da parrucchiere a postino, da vigile urbano ad autista o giardiniere, con una finezza ed eleganza di gesto capace di strappare il sorriso ad ogni movimento.
Note: Nuovo allestimento del Teatro Comunale di Bologna
Interpreti: Bruno Praticò, Elena de la Merced, Bruce Sledge, Gabriele Viviani
Regia: Gianni Marras
Scene: Davide Amadei
Costumi: Davide Amadei
Orchestra: Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna
Direttore: Riccardo Frizza
Maestro Coro: Marcel Seminara
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