Un compositore da rilanciare, la sua città natale, una manifestaziona a lui dedicata: sono gli ingredienti che contraddistinguono il Festival "Antonio Salieri" di Legnago (Verona), promosso dall'omonima Fondazione col sostegno della Regione Veneto.
Per la sua seconda edizione, il Festival si lancia coraggiosamente nel mondo dell'opera, affidandosi alle forze artistiche della Fondazione Arena di Verona e pescando i solisti dall'Accademia di canto che la stessa ha affidato alle cure di Raina Kabaivanska. Titolo prescelto: "Il ricco d'un giorno", opera comica che il Kapellmeister dell'Imperatore scrisse a Vienna nel 1784, musicando quello che fu di fatto il primo libretto d'opera del corregionale Lorenzo Da Ponte.
Un'operazione riuscita, nei limiti imposti da un genere (l'opera comica paramozartiana) che tende quasi sempre a suonarci drammaticamente vivacissima ma musicalmente poco sapida, quasi mai memorabile. Non stereotipata, tuttavia, ché l'abbondanza di pezzi d'assieme sottrae i tragitti formali da ogni facile previsione.
Apprezzabili i giovani cantanti, su cui spiccano il soprano Roberta Salvati, nelle splendide arie patetiche che valgono l'intera partitura, e il basso Gabriele Ribis, già pronto per una fortunata carriera. Regge le fila Tiziano Severini, veterano dei "repêchages" operistici, che fa del suo meglio alle prese con una partitura di smisurata lunghezza, correndo dietro ad alcuni cantanti in debito di rigore ritmico, ottenendo quanto possibile da un'orchestra diligente e rassegnandosi di fronte a un coro scandaloso (ma sono questi i sedicenti professionisti stipendiati dalle nostre Fondazioni liriche?).
Fondamentale l'apporto del regista Gilbert Deflo e dello scenografo William Orlandi che, facendo di necessità virtù, hanno ridotto l'allestimento a due tavoli e quattro sedie, affidandosi interamente alla gestualità dei personaggi e alla varietà dei loro costumi. Come in una commedia goldoniana.
Note: Coproduzione Fondazione Arena di Verona e Fondazione Culturale Salieri. Prima rappresentazione in tempi moderni
Interpreti:
Emilia (soprano) Roberta Salvati
Giacinto (tenore) Giorgio Trucco
Strettonio (basso) Federico Longhi
Doralice (soprano) Ina Kancheva
Mascherone (basso) Gabriele Ribis
Berto (basso) Giovanni Guagliardo
Lauretta (soprano) Tina Gorina Faz
Regia: Gilbert Deflo
Scene: William Orlandi
Costumi: William Orlandi
Orchestra: Orchestra Coro e tecnici dell'Arena di Verona
Direttore: Tiziano Severini
Coro: Orchestra Coro e tecnici dell'Arena di Verona