Dopo le recite di "Pollicino" organizzate da Musica per Roma per le scuole, sono iniziate quelle aperte al pubblico "normale". E anche gli adulti, come i bambini, hanno applaudito questa "favola per musica", scritta più di vent'anni fa da Henze per coinvolgere attivamente - secondo lo spirito del Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano da lui fondato - un'intera comunità nella realizzazione d'uno spettacolo: certamente nella piccola Montepulciano questo sogno rinascimentale era meno utopico che a Roma, dove "Pollicino" è solo uno dei tanti spettacoli che vanno in scena ogni sera, ma per lo spettatore il risultato è molto godibile. Daniele Abbado racconta questa fiaba in un palcoscenico vuoto (l'unica scenografia sono gli strumentisti, disposti su tre lati in tribune di legno), facendola rivivere con una serie di soluzioni divertenti e fantasiose, senza cadere nel grazioso e nell'infantilistico, anzi sottolineandone i lati duri, spaventosi, crudeli. Si segue dunque con simpatia (in entrambi i significati: divertimento e partecipazione) la piccola ma terribile avventura di Pollicino, che diventa il simbolo d'una "infanzia ingannata e delusa, che solo con le proprie forze troverà il riscatto". Accanto ai bambini (nella recita cui ci si riferisce Pollicino era il piccolissimo Stefano Natale) cantano nei ruoli degli adulti i partecipanti al Laboratorio Voci in Musica, un corso di perfezionamento per giovani cantanti che abbiano già qualche esperienza di palcoscenico: per le esigenze di "Pollicino" vanno benissimo, ma il loro materiale vocale è preoccupantemente modesto. Dovendo fare qualche nome, si possono citare, più per le qualità di attori che di cantanti, Suren Shakhijanyan e Karine Godefroy, l'orco e sua moglie. La parte strumentale è semplice (molte le citazioni di filastrocche infantili e di canzoni popolari) in rapporto alla abituale complessità della scrittura di Henze, ma non semplicissima, e gli allievi del Conservatorio di Santa Cecilia non hanno avuto alcun problema sotto la direzione attenta e puntuale di Claire Gibault, una specialista del far musica con i giovanissimi.
Note: nuovo all.
Interpreti: Laboratorio Voci in Musica - Di Tonno/Varak, Stoch/Forbes, Harris, Godefroy, Tarasconi/Shakhijanyan
Regia: Daniele Abbado
Scene: Graziano Gregori
Costumi: Carla Teti
Orchestra: Ensemble Cameristi del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma
Direttore: Claire Gibault
Coro: Coro delle Voci Bianche di Musica per Roma
Maestro Coro: Mauro Marchetti, Marisol Carballo
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