Taraf de Haidouks
Of Lovers, Gamblers And Parachute Skirts
Crammed, distr. Materiali Sonori
Ci sono stili e generi musicali che hanno tutto il diritto di celebrarsi attraverso i propri migliori rappresentanti, anche se la scansione cronologica scelta per il festeggiamento - a volte - è più un pretesto di mercato che una reale necessità. È il caso di Taraf De Haïdouks, che festeggia il rumoroso e notevole quarto di secolo di vita con questo nuovo lavoro: bella veste grafica, e un titolo guccianiano/epico che tradotto significa più o meno "Di amanti, giocatori d'azzardo e gonne a paracadute". Che è poi quanto andate ad ascoltare qui, nel consueto, vigoroso e spesso virtuosistico assalto all'arma bianca ai tempi dispari della formazione Rom, con rari momenti di rarefazione di una materia sonora spessa e sedimentata nella tradizione, qui rivista in quattordici esaltanti tappe. Taraf suona ogni volta come se fosse l'ultima, e il turbinare di violini arriva ai limiti dello stress nell'intonazione altissima, o tocca registri gravi come un gracidare di rane (un effetto ottenuto col dorso dell'archetto, come predicava in altri campi e in altri tempi Antonio Vivaldi). Sia come sia, il disco del venticinquennale dei Taraf è una gioia dall'inizio alla fine, anche ora che note zingare e balcaniche in genere sembrano un po' passate d moda: non per chi le suona per vivere, e vive per suonarle.