Mandolino andata e ritorno

Il nuovo lavoro di Carlo Anzo in trio è un viaggio sulle traiettorie globali del mandolino

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Carlo Aonzo Trio
A Mandolin Journey
Accademia Internazionale del Mandolino

Spiega Carlo Aonzo che un'incisione come questa rappresenta un po' il punto d'arrivo di un percorso pluridecennale, conquistato pezzo si pezzo con passi misurati, a volte con qualche sentore di azzardo, a volte sfruttando la tappa precedente per mettere l'asticella più in alto. Fuor di metafora: Aonzo è nato come mandolinista “classico” (lo è tutt’ora, spesso, fra incisioni e concerti) in un'era in cui in Italia si guardava come sospetto al binomio da strapaese “pizza & mandolino”, e il piccolo strumento nelle sue varie declinazioni al più era imbracciato da chi praticava per diletto bluegrass e musiche acustiche.

Poi è arrivato l'incontro con Beppe Gambetta, il formidabile duetto discografico Serenata e Traversata, dedicato alle musiche nella testa e fra le mani degli emigranti che sbarcavano nelle Americhe, la riconquista delle note classiche suonate sulle corde doppie, i ricordi di folk italiano e le nuove composizioni, nate abbeverandosi alle fonti più disparate. Ecco, se mettete tutto assieme, in un percorso che può anche apparire frastornante, tra Carosone, e Jacob Do Bandolim, Raffaele Calace e Giacomo Puccini, Jethro Burns e Antonio Vivaldi, otterrete questo eccellente A Mandolin Journey. Dimostrazione pratica, al di là di ogni teoria e pur legittima dimostrazione storica, di quanto il mandolino abbia viaggiato, partendo dalla Penisola e spargendo preziose spore musicali in giro per il mondo.



Il tocco guizzante e perfino ironico, a tratti, di Aonzo sulle corde (si capisce perché abbia sbaragliato agguerritissimi mostri di velocità, nei contest nordamericani, ma abbia anche sorpreso i curiosi) è accompagnato da quello di eccellenti musicisti: Lorenzo Piccone alla chitarra, Luciano Puppo al contrabbasso, a ricostruire una piccola “orchestra di corde” come quelle che suonavano nei saloni di barberia cento anni fa e più. A spasso per i pentagrammi con sapida coerenza.

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