Neri, un compositore da scoprire
In un disco dell’ensemble Concerto Scirocco diretto da Giulia Genini un ritratto del compositore seicentesco Massimiliano Neri
L’attenzione e l’interesse verso la musica veneziana ha spinto l’ensemble Concerto Scirocco diretto da Giulia Genini a comporre un ritratto di Massimiliano Neri, un compositore seicentesco molto interessante che rispetto ad altri autori della stessa epoca è oggi molto meno noto. La sua produzione musicale è quantitativamente inferiore a quella di buona parte dei suoi colleghi, ma rilevante dal punto di vista qualitativo, e comprende due libri di sonate per diversi strumenti, e un paio di mottetti contenuti in una miscellanea di diversi autori, stampati a Venezia nel 1644 e nel 1651 e conservati in unica copia nella biblioteca universitaria di Breslavia, anche se purtroppo parzialmente danneggiati dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Neri era nato in Germania nel 1620, sua madre era tedesca, ma la sua famiglia di origine veronese si trasferì a Venezia, dove studiò grazie anche alla protezione del patrizio Giacomo Soranzo, e fu al servizio di diverse chiese prima di divenire organista della basilica ducale di San Marco. Tramite i suoi legami famigliari verso il 1664 divenne maestro di cappella presso la corte del principe elettore di Colonia a Bonn, che probabilmente era il suo luogo di nascita.
Grazie alla ricostruzione di alcune parti mancanti, operata da Martin Lübenow e Paolo Alberto Rismondo sulla base delle precedenti trascrizioni ottocentesche di Carl von Winterfeld, Concerto Scirocco ha potuto realizzare una accurata interpretazione delle sonate e canzone di questo organista e maestro di cappella nelle quali si coglie l’eco dello stile policorale modernizzato e concertato attraverso una grande varietà di timbri strumentali. Per restituire la molteplice destinazione a “varij e diversi stromenti” di queste composizioni Concerto Scirocco ha riunito ben diciassette musicisti, mentre le quattro voci che hanno eseguito i due mottetti di Neri sono quelle dell’ensemble Voces Suaves.