Louis de Caix d’Hervelois, un gambista nel solco di Marais
Un disco dell’ensemble La Rêveuse dedicato al gambista piccardo ingustamente trascurato
Personaggio interessante e poco noto questo “maistre de basse de viole” nato nel 1677 in un piccolo villaggio della Piccardia, non lontano da Amiens, che nonostante il suo nome altisonante, Louis de Caix d’Hervelois, era di famiglia modesta e che una volta stabilitosi a Parigi non cercò la protezione di qualche aristocratico o un incarico nell’alveo della corte, ma si dedicò all’insegnamento e alla composizione favorito da un buon matrimonio e da un certo fiuto per gli affari di natura immobiliare. I numerosi traslochi e le avversità che colpirono la sua famiglia non gli impedirono di produrre una consistente quantità di musica nel corso della prima metà del Settecento.
Questo disco dell’ensemble La Rêveuse, diretto da Florence Bolton e Benjamin Perrot, è interamente dedicato al gambista ingiustamente trascurato in confronto al suo celebrato maestro Marin Marais, e contiene cinque suite, di cui tre dedicate al basso di viola, tratte dai diversi libri di “pièces de violes”, una per il “pardessus de viole”, la viola da gamba piccola, e una al flauto traverso. Questi ultimi due strumenti erano molto apprezzati dalle ragazze di buona famiglia e dalle dame della borghesia e dell’aristocrazia perché più facili da suonare ed erano destinati soprattutto ad un repertorio di trascrizioni di arie d’opera e di danze campestri, o di brani originariamente concepiti per il basso di viola, che Caix d’Hervelois adattò conferendo loro nuovi titoli.
Il gambista piccardo è stato uno degli epigoni della scuola francese, strenuo difensore di un strumento oramai in declino ma ancora capace di esprimere, con il suo timbro dolce e ricco di risonanze, una raffinata ed elegante concezione della musica, che risalta anche grazie al talento di questo ensemble specializzato nell’esecuzione storicamente informata dei diversi repertori per viola da gamba, con belle copie di strumenti storici anche per quanto riguarda il basso continuo quì realizzato da cembalo, tiorba e chitarra barocca.