Le danze di Marin Marais

Il Primo libro delle eleganti danze per viola da gamba di Marin Marais interpretato da l'Achéron

L’Achéron - Marin Marais: Premier livre des pièces de viole
Disco
classica
L’Achéron
Marin Marais: Premier livre des pièces de viole
Ricercar
2019

Dopo aver saggiato il mondo musicale di Marin Marais con un bel disco antologico intitolato Pièces favorites, François Joubert-Caillet con il suo ensemble L’Achéron ha intrapreso la annunciata registrazione dell’opera integrale per viola da gamba del musico francese che fu al servizio di Luigi XIV come ordinaire de la musique de la Chambre du Roy.

All’inizio degli anni Novanta l’interesse nei confronti di Marin Marais era stato stimolato dalla pubblicazione del romanzo di Pascal Quignard Tutte le mattine del mondo, dal quale Alain Corneau ha tratto il film omonimo, ispirato dalla narrazione di Titon du Tillet Parnasse François del 1732. Ma il tema della rivalità con il misterioso maestro Monsieur de Sainte Colombe, e della contrapposizione tra la dimensione elegiaca e assoluta della musica d’arte e la musica creata per compiacere la corte e gli ambienti aristocratici può apparire fuorviante, poiché la straordinaria eleganza formale dei Pièces de viole di Marais è frutto di una profonda e inesauribile fonte di ispirazione.

La produzione di musiche per viola da gamba abbraccia l’intera vita creativa del compositore che collaborò con Lully, scrivendo anche quattro tragédies en musique, e consiste sostanzialmente in una ricca serie di suites sebbene il termine non compaia nel primo libro stampato nel 1686, che venne dedicato al collega italiano che era il deus ex-machina della vita musicale di corte. Non essendo riuscito a includere in tempo la parte del basso continuo nella prima raccolta, nel 1689 venne stampata una aggiunta alla serie dei settantadue brani per una o due viole suddivisi per tonalità; questa comprende altri diciassette pezzi, più quattro completamente autonomi costituiti da un Tombeau, una Fantiasie, un Rondeau, e un Sujet diversitez ossia una tema con variazioni.

Nel suo complesso il primo libro contiene cinque suites per una viola e due suites per due viole, ma in due casi Joubert-Caillet ha scelto di non seguire l’ordine nel quale i brani sono originariamente disposti, e ha scomposto in due distinte suites sia la lunga serie dei pezzi in re minore, ben ventisette, che quella dei venti in re maggiore, riorganizzando le sequenze costituite da preludi, allemande, correnti, sarabande, gighe, minuetti, gavotte, ciaccone e altro ancora. La presenza di un grande numero di brani è dovuta anche al fatto che il compositore volle proporre diversi gradi di difficoltà esecutiva, arricchendo alcune delle danze del proprio double. Per la realizzazione del basso continuo cifrato, nelle note contenute in un apposito “Avertissement” Marais indicò sia il clavicembalo che la tiorba, e l’Achéron nella splendida interpretazione delle diverse suites ha utilizzato questi strumenti ora singolarmente e ora contemporaneamente, con una sporadica aggiunta della chitarra barocca. La registrazione integrale delle musiche del primo libro realizzata tra il settembre 2014 e maggio 2015 è contenuta nel cofanetto di questi quattro cd pubblicati nel 2017, ma quello che l’eccellente gambista francese ha definito un “lungo viaggio” proseguirà, perché  ci sono altri quattro libri di Piéces de viole da esplorare con tutti i loro meravigliosi e originali segreti musicali.

 

 

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

L’impronta romantica di Dantone

Con l’album Imprinting l’Accademia Bizantina esplora con passo vivace e originale pagine di Schumann e Mendelssohn

Alessandro Rigolli
classica

PODCAST | Early Music Stories #75

Il mistero della vita e della morte nei rituali della antica Bosnia Erzegovina

Paolo Scarnecchia
classica

PODCAST | Early Music Stories #73

La traduzione pianistica in 3D delle suites per violoncello di Bach

Paolo Scarnecchia