Tutti i colori del Bolzano Festival Bozen 2023

Il direttore artistico Peter Paul Kainrath ci parla del festival che si svolgerà dal 31 luglio al 3 settembre | IN COLLABORAZIONE CON BOLZANO FESTIVAL BOZEN

Bolzano, Piazza Walther (foto Luca Guadagnini)
Bolzano, Piazza Walther (foto Luca Guadagnini)
Articolo
classica

Il Bolzano Festival Bozen torna dal 31 luglio al 3 settembre ad abitare il capoluogo altoatesino con la sua significativa offerta di musica classica internazionale declinata in un cartellone variegato, che prenderà forma nelle chiese, nei castelli, nelle sale da concerto, nei cortili delle case e nelle strade.

Tanti i nomi che saranno protagonisti delle diverse e multicolori sfaccettature offerte dal programma del festival, a partire da direttori quali Antonio Pappano, Manfred Honeck, Roberto Molinelli, Matthias Pintscher, Christian Blex, Jakub Hrůša, Giovanni Acciai, Arvo Volmer. Non mancheranno solisti come Julia Fischer (violino), Kerson Leong (violino), Jacquelyn Wagner (soprano), Benjamin Grosvenor (pianoforte), Giovanni Gnocchi (violoncello), Giuliano Carmignola (violino).

Il 2023 è anche l’anno della finalissima del Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, vale a dire della sfida conclusiva – prevista per il 3 settembre – che vedrà emergere fra gli oltre 600 candidati provenienti da tutto il mondo i nuovi talenti del pianoforte, valutati da una giuria che comprende Ingrid Fliter, Iain Burnside, Chen Jiang, Imogen Cooper, Fulvia de Colle, François-Frédéric Guy, Aleksandar Madžar, Nicolas Namoradze, Clemens Trautmann.

Orchestra Haydn (foto Luca Guadagnini)
Orchestra Haydn (foto Luca Guadagnini)

Oramai parte integrante della programmazione del Bolzano Festival Bozen, con la sua consolidata dose di curiosità e voglia di sperimentare il Festival Antiqua intraprende quest’anno un viaggio nella “Nuova Musica” rivelando ancora una volta quanto le forme, le tecniche esecutive, gli artisti dell’epoca barocca e antica fossero radicali e innovativi, quanto rivoluzionaria e ardente fosse la loro musica. Tra i nomi protagonisti di questa parte di programma troviamo Girandole Armoniche, Academia Montis Regalis, Fiori Musicali Austria, Harmonices Mundi, Dorothee Oberlinger, Edin Karamazov, Valeria La Grotta, Rolf Lislevand, André Lislevand.

Ma per conoscere meglio le articolate declinazioni dell’ampio programma offerto dall’edizione 2023 del Bolzano Festival Bozen, abbiamo rivolto qualche domanda al direttore artistico Peter Paul Kainrath.

 

 Peter Paul Kainrath
 Peter Paul Kainrath 

Qual è il carattere fondante del Bolzano Festival Bozen edizione 2023?

«La città di Bolzano è da sempre impegnata nell’investire nei giovani attraverso un proprio festival che si identifica profondamente nel motto “musica e gioventù”. Il Bolzano Festival Bozen da un lato punta sulle prossime generazioni di talenti proiettandosi così verso il futuro, dall’altro c’è però sempre un elemento di magica imprevedibilità quando grandi maestri come Pappano, Honeck e Hrůša si confrontano con l’energia smisurata che caratterizza i giovani musicisti che vi partecipano. Molto semplicemente: Bolzano Festival Bozen è garanzia di freschezza e di nuovi approcci alla musica».

Un appuntamento particolare è rappresentato da "11.000 Saiten", una prima mondiale di Georg Friedrich Haas: ci parla di questo brano?

«Nell’ormai lontano 2018 ho visitato la fabbrica di pianoforti Hailun a Ningbo, in Cina. Prima che qualsiasi strumento lasci lo stabilimento viene fatto suonare per oltre 24 ore. In quell’occasione ho avuto la possibilità di vedere quella parte di fabbrica in cui si sentono suonare oltre 100 pianoforti nello stesso momento. Ho pensato subito che questa situazione sarebbe stata interessantissima per un compositore come Georg Friedrich Haas, tra i più entusiasti promotori dello “scatenamento” della tonalità tradizionale attraverso la microtonalità. L’ho chiamato direttamente da lì e mi ha confermato immediatamente la sua volontà di scrivere un pezzo che si confrontasse con questa sterminata tonalità liberata. È nata così la composizione 11.000 Saiten che il pubblico del Bolzano Festival Bozen potrà sentire per la prima volta negli spazi della Fiera di Bolzano il 1° agosto. Finalmente siamo riusciti a realizzare quest’ambizioso progetto grazie, in particolare, all’entusiasmo del signor Hailun che ci ha messo a disposizione 50 pianoforti arrivati direttamente da Ningbo».

Progetto "11.000 Saiten" (Georg Friedrich Haas - Hailun)
La fabbrica di pianoforti Hailun a Ningbo in Cina, dove è nata l'idea del nirvana microtonale

In cartellone avete due compagini giovanili come la European Union Youth Orchestra e la Gustav Mahler Jugendorchester. Come si caratterizza la loro presenza?

«Insieme al Concorso pianistico Ferruccio Busoni, queste due orchestre giovanili sono da sempre i pilastri fondanti su cu la città di Bolzano ha costruito la sua volontà di guardare sempre avanti. Parlare di gioventù con delle prospettive di crescita significa avere un’idea precisa di futuro: chi ha assistito a uno dei loro concerti sa che non è possibile sottrarsi alla loro energia».

A settembre la 64a edizione del Concorso Pianistico internazionale Ferruccio Busoni conoscerà il suo vincitore: come si svolgerà la fase finale del concorso?

«Quest’anno abbiamo parecchie novità. I sei finalisti si cimenteranno non solo con la musica da camera, ma anche con un semi-recital solistico, proprio per poter dimostrare ancora una volta la varietà e tridimensionalità del loro essere artisti. Abbiamo inoltre spostato per la prima volta la Finalissima alla domenica mattina, questo per coinvolgere ancor più il pubblico online, la radio e la tv in Asia tramite il live stream della Rai. Siamo anche molto contenti della collaborazione con la storica casa discografica Deutsche Grammophon e con la loro innovativa piattaforma STAGE PLUS».

Concorso Pianistico internazionale Ferruccio Busoni (foto Luca Guadagnini)
Concorso Pianistico internazionale Ferruccio Busoni (foto Luca Guadagnini)

Il Bolzano Festival Bozen conferma la collaborazione con il Festival Antiqua: quali sono gli appuntamenti principali di questa parte del cartellone?

«Il nostro partner Festival Antiqua è di una preziosità incredibile. Antiqua ci ricorda che ogni musica di qualità nel momento della sua creazione è stata radicale, attuale e di grande impatto. Molto importante per noi è l’approccio unico che coltiva questo festival, da sempre interessato a porsi domande e ipotesi avvincenti. Penso alle proposte di quest’anno e a come si è immaginata, ad esempio, la figura di Händel, esploratore musicale dell’Oriente, per non parlare dell’interessante modalità che è stata scelta per raccontarci il mondo delle Due Sicilie, con Napoli quale epicentro culturale e musicale di questo territorio del passato».

Castel Mareccio (foto Luca Guadagnini)
Castel Mareccio (foto Luca Guadagnini)

Venendo alle iniziative a vocazione didattica e divulgativa, ci parla del workshop orchestrale della Gustav Mahler Academy e di "Tutt’orecchi", la proposta dedicata i più piccoli?

«La Gustav Mahler Academy è stata fondata da Claudio Abbado e si basa sul suo credo che qualsiasi musica di qualità nasca da una profonda conoscenza e sensibilità per la musica da camera. Perciò i risultati che la Gustav Mahler Academy riesce a sviluppare nel Bolzano Festival Bozen sono di altissima qualità. Inoltre, il programma prevede una biennalità del tutto nuova proprio per permettere ai giovani di essere accompagnati per un periodo più lungo, inserendo da un lato anche progetti particolari legati alla musica contemporanea e dall’altro facendo ruotare il tutto attorno un concetto dell’“Originalklang” (suono originale) ai tempi di Gustav Mahler. Da una rosa di oltre 900 aspiranti candidati ne sono stati scelti 50 che ora si formeranno nei vari progetti del Bolzano Festival Bozen nei prossimi due anni. L’iniziativa “Tutt’orecchi!” rappresenta invece pienamente la nostra vocazione che è quella di avvicinare il più possibile la prossima generazione di ascoltatrici ed ascoltatori. Il pubblico più giovane accompagnato, da un adulto, potrà infatti pagare un prezzo simbolico di un euro a spettacolo. In più, i giovani e le giovani, i bambini e le bambine del Bolzano Festival Bozen potranno entrare in contatto con le orchestre e i vari direttori, ponendo domande ed esplorando questo splendido spazio musicale che abbiamo disegnato per loro».

Accademia Mahler (foto Luca Guadagnini)
Accademia Mahler (foto Luca Guadagnini)

Il programma completo e tutte le informazioni si possono trovare sui siti www.busoni-mahler.eu e www.bolzanofestivalbozen.eu.

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