Premio Loano, ecco i vincitori

Raffaello Simeoni vince per il miglior album; al Duo Bottasso con Simone Sims Longo il Premio Giovani

Raffaello Simeoni - Premio Loano 2019
Raffaello Simeoni (foto di Roberto Bertolle)
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Sono stati annunciati oggi i vincitori del Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana, da 15 anni uno dei punti di riferimento sulla scena del folk nazionale e – a oggi – il principale riconoscimento per la musica "popolare" italiana.

Il premio al miglior album, assegnata da una giuria di più di 50 giornalisti specializzati e studiosi, è andato a Orfeo incantastorie di Raffaello Simeoni (Finisterre). Al secondo posto Argento di Riccardo Tesi e Banditaliana; al terzo, Palma de Sols di Mauro Palmas.

Orfeo incantastorie - Raffaello Simeoni

Il Premio Giovani, attribuito dalla medesima giuria al miglior disco di un musicista o gruppo under 35, che non abbia pubblicato più di due album (in collaborazione con IMAIE) è stato invece attribuito a Biserta e altre storie del Duo Bottasso insieme con il sound designer Simone Sims Longo.

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Premio Loano 2019 - Biserta Duo Bottasso Simone SIms Longo

Infine, come di consueto, l'organizzazione del Premio Loano – in carico all'associazione Compagnia dei Curiosi, con la direzione artistica di Jacopo Tomatis e la collaborazione di Ciro De Rosa, Enrico de Angelis e Annalisa Scarsellini – ha attribuito un riconoscimento alla carriera e uno alla realtà culturale.

Il Premio alla Carriera è andato ai piemontesi Tre Martelli, mentre il Premio alla realtà culturale all'etichetta Finisterre di Erasmo Treglia.

Di seguito le motivazioni dei Premi e la classifica 

Premio Miglior Album al disco Orfeo incantastorie (Finisterre) di Raffaello Simeoni 

«Ogni giorno cerco una luce, un’ombra e intreccio queste mie mani erranti prendendo dal mondo colori e melodie, li accosto fra loro, mescolo e compongo le tinte che si trasformano in storie, suoni e canti, ma anche rocce, alberi e animali fantastici»: così Raffaello Simeoni racconta il suo Orfeo incantastorie, un viaggio dalla Sabina al mondo che costruisce e attraversa ponti con altre tradizioni musicali, dal folk laziale alla world music. Simeoni, novello Orfeo con lo sguardo rivolto tanto al passato quanto al futuro, ci conduce con la sua voce e i suoi strumenti in un mondo popolare nuovo, abitato da creature e storie meravigliose.

Premio Loano Giovani al disco Biserta e altre storie (Visage) di Duo Bottasso + Simone Sims Longo

Tutto è cominciato con un organetto diatonico e un violino, e con musiche da ballo delle valli occitane. Da allora, i fratelli Bottasso sono diventati grandi: hanno studiato, suonato con musicisti di tutto il mondo, imparato tradizioni nuove, esteso in profondità il suono dei loro strumenti con l’elettronica. Fino ad approdare a Biserta, insieme al sound designer Simone Sims Longo. Se è questa la musica folk di domani, non vediamo l’ora che sia domani.

Premio alla Carriera a Tre Martelli

La ricerca sul campo e la riproposta, il folk progressivo e il jazz, le parole dei poeti e le voci della “tradizione”, i palchi internazionali della world music e le sagre paesane… Festeggiati i quarant’anni di storia, gli alessandrini Tre Martelli – anche attraverso l’associazione Tratabirata – continuano a portare in giro la musica del loro Piemonte con coerenza e stile. Senza cadere nella nostalgia, ma restituendone l’anima più viva; senza chiudersi nel passato, ma passando il testimone alla nuova generazione: una festa mobile, fluida, che nel raccontare un Piemonte che non c’è più, sa ancora parlare all’Italia di oggi.

Premio alla Realtà Culturale a Finisterre

La musica popolare è una questione di radici. Le radici, però, sono spesso mobili: affondano nell’acqua o nell’aria, volano, galleggiano e fioriscono in direzioni nuove e inattese. Lo sa bene Erasmo Treglia, che con la sua Finisterre ha a lungo indagato i repertori del nomadismo, in Italia e in Europa. Dischi, festival, seminari, rassegne, da Ambrogio Sparagna agli Acquaragia Drom, da BandAdriatica a Mimmo Epifani e Mario Incudine, fino alle nuove generazioni con i Dahlia: Finisterre negli anni ha raccontato e insegnato i suoni di un universo musicale “altro”, al confine delle terre conosciute. Perché è solo dalla fine del mondo – recita la sua mission – che «riusciamo a vedere il mondo conosciuto, e a scoprire i suoni di quello che verrà».

La classifica del Premio al miglior Album 2018

1° posto
Orfeo incantastorie
(Finisterre) – Raffaello Simeoni

2° posto 
Argento (Visage) – Riccardo Tesi e Banditaliana

3° posto
Palma de Sols
(Squilibri) – Mauro Palmas

4° posto 
Akoustikòs Vol. 1 (CNI) – Agricantus
La storia (Squilibri) – Otello Profazio

6° posto
Biserta e altre storie
(Visage) – Duo Bottasso / Simone Sims Longo

7° posto
Tarakè
(Isola Tobia Label) – Francesca Incudine

8° posto
Cillacilla
(Uaragniaun) – Maria Moramarco

9° posto
E tornerem a baita
(Squilibri) – Erica Boschiero e Sergio Marchesini
Inverna (autoproduzione) – Cristina Meschia
La Mentirosa (Soundfly) – Flo
Marea (Nauna Cantieri Musicali) – Enza Pagliara e Dario Muci

 

La Giuria del Premio 

Maurizio Agamennone, Sergio Albertoni, Giovanni Alcaini, Ricky Barone, Marco Boccitto, Michele Bovi, Raffaello Carabini, Giordano Casiraghi, Daniele Cestellini, Gianni Ciaccio, Valerio Corzani, Giandomenico Curi, Enrico de Angelis, Flaviano De Luca, Ciro De Rosa, Paolo Del Ry, Salvatore Esposito, Antonio Fanelli, Gerardo Ferrara, Massimo Ferro, Guido Festinese, Flavia Gervasi, Guido Giazzi, Ezio Guaitamacchi, Federico Guglielmi, Marco La Viola, Felice Liperi, Marco Lutzu, Ignazio Macchiarella, Giorgio Maimone, Maurizio Marino, Tiziano Menduto, Giorgio Meneghetti, Gaetano Menna, Marco Miconi, Beppe Montresor, Anna Nacci, Alessandro Nobis, Giancarlo Nostrini, Rosario Pantaleo, Riccardo Piaggio, Massimo Pirotta, Massimo Poggini, Piercarlo Poggio, Ezio Riberi, Alessandro Rosa, Vincenzo Santoro, Annalisa Scarsellini, Stefano Starace, Jacopo Tomatis, Federico Vacalebre, Gianluca Veltri, John Vignola, Antonio Vivaldi, Enrico Zagnagnoli, Paolo Zara, Giorgio Zito.

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