La Macina
Nel vivo di una lunga storia
Squi[libri] (cd e dvd)
È arrivato anche il tempo di un disco dal vivo per Gastone Pietrucci, “aedo malinconico e ardente” e la sua Macina. Un atto, per così dire, dovuto e voluto.
Dovuto, perché non si discute la straordinaria valenza culturale, storica, antropologica anche, di una ricerca ininterrotta nei patrimoni di tradizione orale che la gran voce marchigiana, con l'avvicendamento naturale dei suoi collaboratori, porta avanti da mezzo secolo e oltre, oltre ad averne fatto anche oggetto di studio accademico: nel corso degli anni, Pietrucci ha consegnato al futuro la più completa e spettacolare rassegna di canti della Terra di Marca che si poteva mettere assieme.
Voluto, perché, per fortuna, l'innovativo ed al contempo antico sistema del crowdfunding, la raccolta di contributi diretti in vista della realizzazione di un progetto, è riuscito nell'intento. E così, a futura memoria, adesso abbiamo un disco dal vivo da gustarci con Pietrucci e la Macina, che esce per Squi[libri]. La dimensione “live”, peraltro, a fronte di tanti ensemble italiani nati e vissuti più che altro sulla ricerca trasferita poi nelle registrazioni in studio, è consustanziale alla Macina. Nel corso degli anni – e sono molti ormai – l'ensemble marchigiano con base a Monsano ha allestito un Festival via via sempre più ricco e aperto, in cui si sono sempre riuscite a salvaguardare le ragioni della ricerca, della conservazione della memoria, della testimonianza, e l'apertura nei confronti di altre musiche e altri musicisti. A volte “costruendo” letteralmente un “common ground”, un terreno d'intesa che ha sua volta ha sedimentato e rafforzato nuove tradizioni: vedasi la collaborazione della Macina con il combattivo “duo allargato” dei Gang, della medesima regione. Il tutto ha avuto un esito trionfale nella grande festa concerto per i quarant'anni della Macina.
Oggi, però, abbiamo sotto gli occhi e le orecchie anche questo splendido piccolo libro con cd e dvd, con molti scritti a commento di belle firme, Massimo Raffaeli in primis, registrato dal vivo al Teatro Goldoni di Corinaldo. Un percorso tumultuoso, spesso arrembante, sempre sul peso specifico altissimo della qualità che va davvero a ricapitolare tutte le tappe di riscoperta e “reinvenzione” delle fonti della creatura di Pietrucci, aggiungendo anche un inedito, "E Me ne vojo jì mare pe' mmare". Ballate epiche, saltarelli, canti cumulativi e licenziosi, filastrocche, canti da filanda: il tutto restituito da Gastone Pietrucci con quella voce che gli anni hanno reso sempre più unica e preziosa. Una voce petrosa, scheggiata e ulcerata, che spesso prorompe, qui, in interiezioni ritmiche festose e sferzanti che imprimono alla musica ritrovata del popolo una forza mercuriale e impetuosa. Una voce che, letteralmente, si porta dietro tutti gli strumenti: costruendo un piccolo miracolo di folk rock non solo credibile, ma anche sempre emozionante. Che è una delle ragioni di fondo del saper conservare queste memorie di persone che vennero prima di noi, da cogliere, appunto, “nel vivo di una lunga storia”.