Valerio Corzani e Stefano Saletti
Caracas
Materiali Sonori
È luglio inoltrato, i dischi nuovi scarseggiano, e con il caldo l'idea di mettersi le cuffie per ascoltare il poco che arriva è tutto fuorché allettante. Questo Caracas è un buon rimedio per chi è rimasto in città: un disco da afa estiva come pochi ce ne sono, con la sua sorniona attitude downtempo. Lo firmano Valerio Corzani e Stefano Saletti: il primo è voce fissa di Radio Tre, come bassista e musicista ha incrociato le strade dei primi Mau Mau, e si è fatto vedere in numerosi progetti (Gli Ex, Mazapegul, recentemente Interiors con Erica Scherl). Il secondo, esperto di strumenti a plettro e suoni mediterranei, è partito con i Novalia, ha fondato la Piccola Banda Ikona (recuperate il recente Folkpolitik se già non lo possedete) e scritto per cinema e teatro.
Caracas è una specie di divertissement-omaggio al ritmo in levare, declinato e ripensato in scenari sonori e geografici sempre diversi: torrido world-dub, mediterraneo-dub, desert-dub, reggae con bouzouki, oud e marranzano, con qualche rinfrescante spruzzo di elettronica. Brillano: la traccia di apertura, "El Presidente", che suona come un omaggio ai beat à la Manu Chao epoca "Bongo bong"; la malinconica e cinematografica "Doped Sunset"; il divertissement nel divertissement di "Habibi", uno dei pochi brani "cantati"; e la conclusiva "La sonrisa de Dios", con un tema di bouzouki che si appiccica alla pelle e non se ne va più.