Il programma offerto dall’mdi ensemble nell’ambito di MiTo ci ha fatto esplorare l’evoluzione dello stile di Lachenmann dal Trio fluido (1966) all’Allegro sostenuto (1987, rev. 1988), riflettere su un suo compositore di riferimento, Schönberg, cui il primo dedica anche uno scritto, e di vedere all’opera diverse formazioni di trio. Il Trio fluido per clarinetto, viola e percussioni, propone una gamma straordinariamente ampia di modi di suonare: è una ricerca sulla malleabilità sonora, sul farsi del suono, sulle diverse maniere in cui può nascere. Lo Schönberg ostico del Trio op. 45, nato 20 anni prima del Trio fluido, mostra quali vie aveva indicato il “padre” e come queste siano state reinventate dai “nipoti”, quasi il Trio di Schönberg contenesse in nuce ciò che sarebbe stato composto dopo, anche se, nonostante la chiara discendenza, anni luce separano il Trio fluido dall’op. 45. I 14 episodi dell’Allegro sostenuto per clarinetto e clarinetto basso, violoncello e pianoforte, talvolta accennano a generi come la marcia e il valzer (apice e cuore della composizione è l’“Allegro feroce”, forse guardando a Prokof’ev?), ma la tradizione è completamente rifusa in un nuovo contesto. In modo ancora più estremo che nel Trio, Lachenmann reinventa la maniera di suonare, creando per gli interpreti un nuovo lessico (il suono “sphärisch” ne è un esempio) e una nuova grammatica. Nel Trio e nell’Allegro è notevole il virtuosismo richiesto ai musicisti, i quali sono stati seguiti dal compositore stesso nella preparazione di questo concerto. La cura del dettaglio e il dominio sicuro di questa musica complessa mostrano i passi da gigante fatti dall’mdi ensemble in questi 8 anni e che la lezione di Lachenmann ha dato i suoi frutti. Sala piena e pubblico insolitamente silenzioso e attento.
Note: Torino, Piccolo Regio Giacomo Puccini 17/09/2010 ore 17
replica a Milano, Teatro Elfo Puccini - sala Shakespeare 18/09/2010 ore 17
Interpreti: Mdi ensemble: Paolo Casiraghi, clarinetto, Lorenzo Gentili Tedeschi, violino,
Paolo Fumagalli, viola, Giorgio Casati, violoncello, Simone Beneventi, percussioni,
Luca Ieracitano, pianoforte.
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