Viaggiatori con pianoforte
Andrea Pellegrini e Claudio Cojaniz a Firenze per The Piano Hour Series 2012
Recensione
jazz
Se i linguaggi, i percorsi e gli approcci strumentali di Andrea Pellegrini e Claudio Cojaniz paiono contrapposti, sicuramente li accomuna cultura jazzistica e mito del viaggio. Il primo, da buon livornese, ama il mare, i colori pastello, l’eleganza del gesto, una sensibilità senza forzature romantiche. Il secondo usa il pianoforte come un megafono per amplificare urgenze comunicative, tracce e storie forti, sullo sfondo di una costante visione sociale e ideale.
Pellegrini alterna Mingus e Monk con sue composizioni. Il tratto comune è quello di una leggerezza mai superficiale, dove interferiscono un complesso fraseggio, ostinati sui bassi, scomposizione dei materiali in piccoli nuclei che sviluppano propria vitalità. Fuoco e spigoli dei due mostri sacri vengono come neutralizzati, mai depotenziati però dalle loro problematiche, o privati delle radici blues. I brani originali si sviluppano come viaggio nei sentimenti, paesaggi marini, increspati, cantabili e ispirati.
Per Cojaniz l’Africa non è mai stata un feticcio, tanto meno mito o luogo esotico, più un laboratorio dove ricercare le origini della musica, quindi dell’uomo. Viaggio fascinoso il suo, dove al rigore del ricercatore si affiancano le utopie dell’improvvisatore, si mischia filosofia esistenziale con il colore sanguigno del blues. Convinto che nella genealogia culturale delle evoluzioni jazz i modi e le forme di derivazione africana siano decisive, Cojaniz costruisce un progetto complesso. Ne viene fuori un affresco che ribolle di continui flussi e pulsioni ritmiche, ma anche di magiche riflessioni; e dove emergono tratti onnipresenti negli stili musicali africani come polifonie, organizzazione domanda/risposta, forme cicliche ipnotiche. Mai esposti però con intenti didattici, ma come messaggi di una cultura “salvifica”.
Note: “The Piano Hour Series“ è un progetto Musicus Concentus/Il Popolo del Blues
Interpreti: Andrea Pellegrini – pianoforte; Claudio Cojaniz – pianoforte.
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