Torino canta Napoli
La nuova tappa del viaggio musicale diretto da Fabio Barovero
Recensione
world
Napoli e Torino. La tradizione del Sud che incontra la musica di quel nord Italia che diventa Occitania. Italiella è la terza tappa di UNITA, e prende il nome dal titolo di una canzone della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Fianco a fianco sul palco ghironda e tammorra, la voci affusolate delle Trobairitz d’Oc e quella corposa e graffiante di Cristina Vetrone, interprete a trecentosessantagradi della realtà campana. Il concerto è un crescendo: dalle singole performance della Vetrone e di Valentina Gaudini (voce fuori dalla tradizione popolare, forse troppo personale e sopra le righe), alla coppia Valeria Benigni e Paola Lombardo che incanta il pubblico con un fitto contrappunto vocale in chiave occitana, fino alla scatenata ghironda di Sergio Berardo, leader dei padroni di casa Lou Dalfin. Gian Luca Favetto, "dramaturg" di UNITA, ogni tanto prende a leggere le sue suggestioni, per costruire ponti tra luoghi e musiche, ma è la musica che infiamma la platea e l’Italia funziona meglio unita che divisa. Infatti il pubblico apre le danze quando le quattro voci femminili si uniscono e tutti gli strumenti si mescolano nell’interpretazione di tamurriate e altri canti popolari campani. Il bis, dovuto di fronte a tanta partecipazione, porta in scena filastrocche e grandi classici, strappando al pubblico cori e applausi: la musica trasmette senso e passione anche a chi non mastica i dialetti.
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