Senza rassegnarsi alla "fortezza Europa"
Gli Asian Dub Foundation protagonisti del Main Stage del Rototom Sunsplash Festival
Recensione
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Quello fra gli Asian Dub Foundation e il festival Rotototom Sunsplash era un incontro annunciato. Non è stato un evento casuale: il nuovo cd da distribuire ancora non c’è, un tour da queste parti neppure, ma era tempo che i protagonisti del dub asiatico-britannico partecipassero alla festa collettiva che ogni estate si tiene ad Osoppo; ed infatti non sono voluti mancare per il 15° anniversario del festival, portando la propria carica dub ed il proprio messaggio politico senza frontiere nell’unica tappa italiana del loro tour estivo, un’unica onda di pulsazioni irriverenti insieme alle migliaia di persone contagiate dai riff di basso di Dr Das e compagni. “Take back the power” hanno urlato con loro senza smettere di ballare. Decisamente superiore la resa sonora degli ADF rispetto ad Adrian Sherwood che nel tardo pomeriggio sullo stesso palco aveva curato i suoni degli African Head Charge. Impresa non da poco vista la varietà di arrangiamenti e registri in campo nei repentini passaggi dai classici di “Facts and Fictions” e “R.A.F.I.” ai brani più recenti, fino alle nuove composizioni di “Punkara”, per ora in distribuzione solo in Giappone, ma ampiamente presente sul palco con brani come “Burning Fence” con cui sanno scaricare ancora intatta la propria verve multidimensionale nelle linee ritmiche e melodiche ed incazzata nei testi. Ed i motivi non mancano: sono gli stessi che continuano a rendere indispensabile l’urlo collettivo e il ponte sonoro verso est di “Fortress Europe”.
Interpreti: Asian Dub Foundation
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