Samba di fuoco
L'Orquesta Imperial riscalda la notte jazz di Pomigliano
Recensione
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È ribollente la notte di sabato per l’edizione numero quattordici del Pomigliano Jazz Festival: merito dell’esplosione sonora procurata dall’Orquestra Imperial. Diciassette elementi dal dirompente spirito vintage, che si propongono – “Sem compromiso”, come titola il fulminante brano d’apertura del concerto – quali rinnovati alfieri della samba da gafieira, suonata dalle orchestre animatrici dei locali carioca tra gli anni ‘40 e ‘60 del secolo scorso. “Quanto dobbiamo suonare? Tre ore?”, chiedono agli organizzatori, prima del concerto, per sentirsi ribattere, sorpresi, “Solo un’ora!”. Moreno “O Leaozinho” Veloso, il produttore e bassista Kassin, Berna Ceppes, anch’egli produttore e tastierista, il veterano percussionista e cantante Wilson Das Neves, la cantante-stilista Nina Becker sono alcuni dei primi attori di un set gioioso, che propone soprattutto brani tratti dall’album d’esordio “Carnaval só ano que vem”. La chitarra art rock di Bartolo, gli assoli di pronuncia jazz del trombone di Marlon Sette, il flauto suadente di Felipe Pinaud conferiscono valore aggiunto all’esibizione dell’orchestra che allinea cinque vocalist che si alternano, introdotti di volta in volta da una voce “maestro di ballo”. “Obsessão”, “Ela rebola”, “Salamaleque”, “Meu dom”, “Iara”, “Supermercado do amor”, la famigerata “Popcorn”, tormentone anni ‘70, “Dr sabe tud”,” Mascarada”, “Aos pes da cruz” scorrono una dopo l’altra, col folto pubblico partecipe fino a oltre le due del mattino. Ci sarebbe tempo per un solo bis: parte “Meglio Stasera”, siglata da Henry Mancini e Franco Migliacci, che per dirla tutta nasce su ritmo di candombe, cui segue, spiazzante, avulsa ma degna di questa vivacissima e coinvolgente big band, “Owner of a lonely heart”, brano hard-kitsch degli Yes.
Interpreti: Rodrigo Amarante (voce), Moreno Veloso (percussioni e voce), Nina Becker (voce), Wilson Das Neves (voce e percussioni), Nelson Jacobina (chitarra elettrica), Bartolo (chitarra elettrica), Rubinho Jacobina (piano elettrico), Berna Ceppas (tastiere e percussioni), Kassin (basso elettrico), Altair Martins (tromba), Marlon Sette (trombone), Mauro Zacharias (trombone), Felipe Pinaud (flauto), Domenico (batteria e voce) , Leo Monteiro (percussioni elettroniche), Stephane San Juan (percussioni), Badão (percussioni)
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