Raccontare la Polonia
Joanna Slowinska con Jan Slowinski e Jaroslaw Bester alla mostra dello scultore polacco Antoni Rzasa
Recensione
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Evento particolarmente suggestivo quello organizzato dall’Istitituto polacco di cultura a Roma nella chiesa di S. Stefano Rotondo dove dal 10 marzo e fino all’8 aprile sono esposte opere in legno di grande espressività dello scultore Antoni Rzasa (1919-1980). L’inaugurazione ha visto la partecipazione del trio di Cracovia composto da Joanna Slowinska (voce e violino), Jan Slowinski (viola e ghironda) e Jaroslaw Bester (fisarmonica). I musicisti hanno eseguito un repertorio che spaziava dai canti religiosi e tradizionali, come alcuni canti mariani e quelli con cui i mendicanti chiedevano l’elemosina, alla canzone d’autore. Tra i brani eseguiti alcune composizioni di Zygmunt Konieczny – autore di musiche per il cinema e il teatro – del cantautore Jacek Kaczmarski, e della stessa Slowinska, su testi di poeti come Stanislaw Wyspianski e Agnieszka Osiecka, oltre che di Jan Slowinski. La cantante, che dopo essersi confrontata con la tradizione folk del suo paese ha esteso i suoi interessi alla canzone letteraria – genere particolarmente vivo a Cracovia – ha contribuito con la sua voce chiara e trascinante a creare un’atmosfera coinvolgente, grazie anche al virtuosismo di Jaroslaw Bester, fondatore della Kracow Klezmer Band – formazione che ha assunto ormai il nome di Bester Quartet – un musicista abituato a spaziare con la sua fisarmonica tra jazz, klezmer e musica d’avanguardia. Il trio, che ha iniziato a collaborare nel 2001, ha realizzato uno spettacolo notevole per intensità e varietà che, come ha illustrato Joanna Slowinska, si riprometteva di offrire al pubblico “un racconto della Polonia” attraverso una riflessione sull’esistenza umana. Si deve alla perizia degli autori e degli esecutori se l’esperimento è riuscito, malgrado la barriera linguistica.
Interpreti: Joanna Slowinska - canto, violino Jaroslaw Bester - fisarmonica Jan Slowinski - viola, ghironda
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