Nuove idee attorno
Un piccolo festival contro la crisi, in provincia di Gorizia
Recensione
jazz
In questi tempi di crisi tutti gli operatori culturali si interrogano su come rispondere alle difficoltà. Una risposta originale viene da un piccolo ma coraggioso festival nei comuni dell’isontino; nell’area geografica denominata “bisiacaria”, in provincia di Gorizia. Tra il 20 e il 28 luglio si è svolta la prima edizione di Lo Spazio Attorno, il cui programma ha portato in ville, chiesette e piazze arti visive, danza contemporanea, concerti e laboratori per bambini.
Una manifestazione resa possibile dalla collaborazione tra diverse Pro Loco del territorio: San Pier d’Isonzo, Fogliano Redipuglia, San Canzian d’Isonzo e Turriaco. Ripartire dunque dal basso, coinvolgendo direttamente le espressioni associative delle comunità per scommettere su un modo di vivere lo spazio naturale, storico e sociale in modo creativo e innovativo.
I musicisti invitati sono stati alcuni tra i più interessanti improvvisatori italiani, con loro progetti o in formazioni inedite: il trio vocale Voci Inconsuete, Daniele D’Agaro, Simone Zanchini, Paolo Botti, Enrico Terragnoli, Giorgio Pacorig, Giovanni Maier, Mauro Ottolini e lo scozzese Alan “Gunga” Purves. Il concerto conclusivo del Festival ha riempito il bel parco della Villa Sbruglio-Prandi di San Pier d’Isonzo. Più di duecento persone sono accorse a godersi una serata di ottimo jazz all’insegna dei ritmi caraibici, blues e funk portati a spasso dai fiati di d’Agaro e Ottolini e trasfigurati dalle incursioni elettriche delle tastiere di Giorgio Pacorig. Particolarmente intriganti i serrati dialoghi improvvisati tra il contrabbasso di un maiuscolo Maier e la batteria di Purves, protagonista anche di un divertente siparietto con le voci di Chiara De Santi, Annalisa Ponton e Elisa Ulian su una filastrocca locale.
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